Mal di testa in gravidanza? Possibile distacco della placenta

A volte alcuni sintomi molto comuni, in gravidanza, hanno significati diversi. Non voglio fare alcun tipo di allarmismo o agitarvi, care mamme, quindi prendete queste notizie come scientifiche (perché estrapolate da studi certificati), ma non per questo motivo di preoccupazione. Un gruppo di ricercatori dell’Università di San Martin in Perù ha verificato che il mal di testa potrebbe essere collegato a delle complicanze, come il distacco della placenta.

Il sospetto di questo collegamento è diventato una certezza dopo aver analizzato 743 donne peruviane prima e durante la gestazione con forti emicranie. Gli esperti, guidati dal dottor Sixto Sanchez, hanno verificato che la metà di queste signore ha dovuto fare i conti con il distacco della placenta.

Ipertiroidismo in gravidanza

La gravidanza porta con se numerosi cambiamenti all’interno dell’organismo della futura mamma. Alcuni di essi interessano  la tiroide, ed in particolare la concentrazione degli ormoni tiroidei, anche in donne che non hanno mai avuto problemi al riguardo. E’ molto importante tenere sotto controllo la tiroide durante la gravidanza per monitorarne le modificazioni e per scongiurare i rischi per la salute del feto e della mamma. Le principali malattie della tiroide sono l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo. Entrambe queste disfunzioni sono maggiormente diffuse tra le donne e possono essere riscontrate anche in gravidanza.

Che cos’è l’ipertiroidismo?

L’ipertiroidismo è una disfunzione della tiroide caratterizzata da una produzione eccessiva di ormoni tiroidei. (Tiroxina e Triiodotironina).

Ipertiroidismo in gravidanza

Molte donne si accorgono di soffrire di ipertiroidismo o iniziano a soffrirne in gravidanza. Non sempre è facile riconoscere il disturbo poiché i sintomi dell’ipertiroidismo possono essere confusi con quelli tipici della gravidanza.

Ipotiroidismo in gravidanza

Cos’è l’ipotiroidismo

L’ipotiroidismo è una disfunzione della tiroide che causa un rallentamento delle funzioni metaboliche causato dall’insufficiente secrezione degli ormoni tiroidei (Tiroxina e Triiodotironina) che non possono così esercitare la propria azione sui tessuti periferici.

Ipotiroidismo in gravidanza

Molte donne affette da ipotiroidismo non ne sono consapevoli e quando cominciano una gravidanza questo problema, se non trattato, potrebbe rivelarsi dannoso per la salute del feto.

Abruptio placentae ovvero il distacco di placenta

abruptioplacentaeNormalmente la placenta si distacca dall’utero subito dopo la nascita (secondamento). Nel caso di distacco prematuro della placenta invece questa si separa parzialmente o completamente dall’utero prima che nasca il bambino, ciò può avvenire nel secondo ma soprattutto nel terzo trimestre di gravidanza. Il distacco è pericoloso perché può privare il bambino dell’ossigeno e del nutrimento, e causare forti emorragie pericolose per la tua e la sua salute. Inoltre se la porzione di distacco non è particolarmente grande e dunque non visibile ecograficamente si aumenta il rischio che il tuo piccolo abbia un ritardo di crescita o che nasca prematuro. Per fortuna questa patologia non è così frequente.

I sintomi del distacco di placenta

Principalmente il distacco ti può provocare perdite di sangue che vanno da una modesta quantità a vere e proprie emorragie ed inoltre ti potrebbe far avvertire anche dei forti dolori all’utero e alla schiena. In alcuni casi il sangue si ferma tra l’utero e la placenta e dunque, anche in presenza di distacco, non ci sono perdite ematiche.

La placenta, cos’è e come funziona

placentaPer molte donne in gravidanza la presenza e la funzione della placenta viene data per scontata, ma in poche sanno davvero cos’è e ne conoscono tutte le caratteristiche. E tu? Sai tutto di questo organo fondamentale per te e per tuo figlio?

La placenta è l’organo deputato agli scambi tra te e tuo figlio
: inizialmente l’embrione è costituito solo da poche cellule e si nutre per diffusione, cioè le sostanze nutritive entrano a contatto diretto con le cellule dell’embrione. Successivamente l’embrione cresce e sviluppa la sua circolazione: a partire dalla quarta settimana di sviluppo embrionario (sesta settimana di gravidanza) inizia a battere il cuoricino, che pompa il sangue verso la placenta.

La placenta ha la forma di un disco, che aderisce alla parete dell’utero: al suo interno entrano da un lato i vasi materni, dall’altro i vasi fetali. Non c’è contatto diretto tra il tuo sangue e quello fetale, ma il passaggio delle sostanze nutritive e dell’ossigeno avviene attraverso una sottile membrana, detta “barriera placentare“. Essa infatti ha il compito di filtrare e “scegliere” le sostanze che passano da te al feto, e dal feto a te: verso il feto arrivano ossigeno, zuccheri, proteine e lipidi, il feto rende a te anidride carbonica e sostanze di scarto. La placenta però non riesce a bloccare tutte le sostanze nocive che le arrivano, ecco perché in gravidanza devi fare attenzione ai farmaci, al fumo e ai virus, batteri e parassiti. Inoltre la placenta funziona anche come produttrice di alcuni ormoni necessari per la gravidanza come ad esempio gli estrogeni e il progesterone.

La placenta previa

placentapreviaLa placenta viene definita previa nei casi in cui si sviluppa nella parte bassa dell’utero, davanti all’apertura della cervice,  e va ad ostruire parzialmente o totalmente l’uscita del feto verso il canale del parto. Normalmente invece si sviluppa nella parte superiore della parete dell’utero e viene poi espulsa, alla fine del parto, per distacco spontaneo dalla parete uterina.
Il problema principale nasce dal fatto che la placenta non ha una natura elastica e quindi non può accompagnare le modificazioni a cui è sottoposto il collo dell’utero in prossimità del parto. E trovandosi tra il bambino ed il collo dell’utero ne ostacola la nascita. Il pericolo in caso di placenta previa è che questa si distacchi prematuramente causando perdite o addirittura emorragie, mettendo così in pericolo sia la mamma che il bambino.