Coco e la festa di Pippo!, il fumetto che racconta il diabete ai bambini

Il diabete è una malattia sempre più diffusa e purtroppo ad ammalarsi spesso sono i bambini. Per affrontare questa patologia vengono spesso organizzati degli incontri scolastici. Stavolta i protagonisti sono stati 160 studenti delle classi terza, quarta e quinta elementare dell’Istituto comprensivo di Certosa, partecipanti al percorso ludico educativo promosso da Agdi (coordinamento Associazioni italiani giovani con diabete), con il patrocinio di Diabete Italia e la Regione Liguria, oltre al contributo non condizionato di Eli Lilly.

Coco-e-la-festa-di-Pippo

zucchero bambini, fruttosio

Troppo zucchero nei primi 1.000 giorni di vita dei bambini

zucchero bambini

Per il primo anno di vita i bambini non dovrebbero consumare zucchero, eppure il Nutritional Programming ha dimostrato che la maggior parte dei piccolini lo mangia con una certa disinvoltura. È ovvio, con un pizzico di zucchero tutto sembra più buono e forse lo è anche, però in termini di salute gli effetti sono abbastanza negativi. Purtroppo, il problema inizia durante lo svezzamento: le mamme lo utilizzano come una sorta di ricompensa per stimolare l’appetito dei bimbi.

Bambina mangia dolci

“Coco e la festa di Pippo!” il fumetto Disney per i bambini diabetici

Bambina mangia dolci

Bambini diabetici, bambini che hanno diritto ad avere una vita normale, bambini che devono fare i conti con dei pregiudizi. È questa la situazione in Italia di 18mila piccoli (di cui 3 mila in Lombardia) ed è per loro che la Disney ha creato un fumetto dedicato al diabete di tipo 1, quello tipico dei più giovani. S’intitola «Coco e la festa di Pippo!» e serve per spiegare in modo semplice e divertente la malattia e soprattutto insegnare il corretto stile di vita, dall’attività fisica alla dieta.

obesità materna

L’obesità materna mette a rischio il cuore del bambino in età adulta

obesità materna

Molte volte abbiamo parlato del peso in gravidanza, perché è un indicatore molto importante sia di salute per la mamma sia per il bambino. La regola base è quella di prendere dai 9 ai 12 chili massima durante i nove mesi. Ricordate che il nascituro avrà un peso variabile tra i 3 e i 4 chili (poi c’è anche qualche eccezione) e tutto il resto dovrete smaltirlo voi. Non è tutto, perché essere in sovrappeso vuol dire avere più probabilità di mettere al mondo figli in sovrappeso e di sviluppare diabete

Il diabete a scuola, la nuova campagna dedicata agli studenti

Curare e prevenire il diabete non è semplice, soprattutto per un ragazzo che va a scuola. Questa malattia, purtroppo, è molto più diffusa di quanto non si creda. In Italia colpisce circa 3,5 milioni di persone e sta dilagando a macchia d’olio. Per questo motivo sono importanti le campagne d’informazione. L’ultima è stata da poco presentata nell’Istituto I.C. Pareto di Milano e s’intitola Noi e il nostro futuro. Diabete: cos’è, cosa fare.

Diabete di tipo 2, sempre più una malattia pediatrica

Il fenomeno in questo momento riguarda soprattutto i bambini statunitensi, ma se è vero che la globalizzazione investe anche la sfera delle patologie tipiche del nostro tempo, noi mamme italiane dobbiamo iniziare a darci una regolata e modificare le abitudini alimentari dei nostri piccoli. Secondo quanto emerso dall’ultimo congresso dell’American Diabetes Association, il diabete di tipo 2, una volta appannaggio esclusivo degli adulti, è sempre più diffuso tra i bambini e sta per arrivare a configurarsi come vera e propria malattia pediatrica.

Allarme diabete per i bambini europei: in cima alle classifiche globali

 

I dati sul diabete infantile sono davvero preoccupanti. Si è svolta ieri la Giornata mondiale del Diabete 2011 e ha portato alla luce una realtà che fa paura. Non sempre, chiusi nelle nostre case, ci rendiamo conto della portata di alcune malattie e soprattutto non abbiamo idea di quanto le nostre abitudini, spesso sbagliate, possano influenzare la salute nostra e dei nostri figli. I bambini europei sono ai vertici delle classifiche globali per numero di diabetici.

L’alimentazione del futuro papà condiziona la salute del bambino

Questa volta l’alimentazione non fa rima con fertilità, ma con la salute futura del bambino. Un consiglio per gli uomini che vogliono diventare presto padri: devono seguire una dieta sana ed evitare cibo spazzatura, merendine e di strafogarsi con alimenti grassi. Il motivo? Il vostro bambino, soprattutto se femmina, potrebbe sviluppare il diabete ancor prima della pubertà.  Lo sostiene uno studio della University of New South Wales di Sydney, che ha messo in guardia i potenziali padri, invitandoli a seguire un regime alimentare simile a quello delle madri in attesa per non compromettere la salute del figlio.

Gli esperimenti sono stati condotti sui ratti, fino ad oggi. E per dimostrare la validità della loro tesi gli scienziati hanno accoppiato dei topi maschi, alimentati esclusivamente con cibi ricchi di grassi, con femmine sane, monitorando poi le condizioni di salute dei cuccioli femmine. È stata proprio in quest’occasione che hanno scoperto che le “bimbe” sviluppavano il diabete prima ancora di raggiungere la pubertà e la concentrazione di glucosio nel sangue era il doppio rispetto a quella dei piccoli nati da altri maschi.

Obesità infantile e diabete: come prevenire la malattia

obesità infantile e diabete

Abbiamo parlato spesso di obesità infantile, oggi torniamo a trattare l’argomento analizzando dal punto di vista delle conseguenze; una delle possibili malattie che un bambino obeso potrà sviluppare da grande è quella del diabete; il diabete è

una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina.

Esistono dei fattori ereditari, ovvero dei geni che potrebbero far insorgere la malattia, ma il figlio di genitori diabetici che però segue una corretta alimentazione e uno stile di vita adeguato potrebbe sviluppare il diabete solo dopo i 60-70 anni, mentre se è sedentario e mangia male i tempi si anticipano e anche di molto.

Un bambino o un ragazzino obeso, in mancanza di cambiamenti sostanziali nello stile di vita rischia di rimanere obeso anche da adulto e di sviluppare molto prima le malattie legate all’obesità, come diabete, ictus e infarti. È necessario, quindi, monitorare il peso del bambino fin da piccolo.