Se i genitori sono depressi, il bambino può avere problemi comportamentali

 

Capita spesso di sentir parlare di depressione post partum o baby blues. Purtroppo però non esiste solo quella correlata alla nascita di un figlio e sono molti i genitori, sia uomini sia donne, che soffrono di questo male dell’anima, che toglie le forze e la voglia di sorridere. Ma che conseguenze possono esserci sui bambini? È inevitabile che crescere con una mamma o un papà depresso inciderà sui suoi comportamenti.

Nei prossimi anni più bambini malati mentalmente

Più malati, più farmaci, più visite mediche.

Non è uno slogan del sistema sanitario in crisi (o forse si?) e nemmeno un augurio che noi di Tuttomamma facciamo alla popolazione. E’ invece un ragionamento molto semplice condotto da uno psichiatra americano, Allen Frances, autore del manuale di utilità mondiale sui disturbi mentali (DSM-IV).

Perché da qualche decennio a questa parte i disturbi mentali stanno aumentano così esponenzialmente, da essere arrivati a considerare malate un numero improponibile di persone. Un’epoca di pazzi?

I bambini nati in primavera sono più a rischio anoressia

L’anoressia colpisce tantissime persone, soprattutto le ragazze in fase di adolescenza, ma non risparmia neanche i bambini di 5 o 6 anni. Prima di essere un disturbo di carattere alimentare è sicuramente un problema psicologico, che nasconde malesseri di varia natura e insicurezze. Secondo un recente studio, i bambini nati in primavera sono più a rischio anoressia da adulti.  A sostenerlo sono i ricercatori del Wellcome Trust Centre for Human Genetics (UK).

Gli esperti hanno analizzato circa 1.300 persone affette da anoressia nervosa ed è emerso che questa terribile malattia colpisca soprattutto le nate in primavera: i malati di anoressia nervosa sono in misura maggiore tra coloro che hanno visto la luce in questi mesi, rispetto a quelli nati in altri periodi dell’anno.

La depressione nella donna influisce sull'”empathic accuracy” con il partner

Trattiamo nuovamente il problema della depressione, uno dei più diffusi del nostro tempo, in aumento tra i ragazzi (anche a causa dei social network), tra le neomamme, ma anche tra i neopapà.

Proprio in relazione all’ultimo argomento, cioè all’influenza reciproca tra uomo e donna è stato condotto uno studio che, in fondo, conferma alcune delle nostre credenze quotidiane.

Secondo questo studio le donne che soffrono di depressione evidenziano una forte mancanza di emozioni empatiche (nel linguaggio comune l’empatia è la capacità di compartecipazione e di condivisione rispetto agli stati d’animo degli altri e in particolare alle loro sofferenze, dalle quali derivano la capacità di aiutare e sostenere il prossimo).

Donne, più sensibili all’ansia e allo stress

Lo stress, lo stress post-traumatico, l’ansia e la depressione sono le sindromi più diffuse nella popolazione umana. Esse sono influenzate da diversi tipi di cause, fisiche, mentali, ambientali e sociali e la sfida è capire da cosa dipendano.

Ma cos’è lo stress? E l’ansia? Cosa si intende generalmente con questi termini?

Stress e ansia sono strettamente collegati e nascono dall’interazione tra l’individuo e il suo ambiente (inteso come situazioni, persone ed esperienze) quando nell’ambiente un cambiamento mette in crisi l’equilibrio dell’organismo o, al contrario, quando la stabilità a lungo termine dell’ambiente (l’abitudine) lo sensibilizza negativamente, aumentandone l’irritabilità. L’ansia è poi il meccanismo psicologico di risposta allo stress, insomma una sua conseguenza.