Campagna choc contro l’alcol in gravidanza

Too young to drink

Molto spesso le parole servono a poco, davanti alla potenza delle immagini. Il 9 settembre è caduta una ricorrenza importante: la Giornata internazionale della sindrome feto-alcolica e disturbi correlati. Per quest’occasione, la European FASD Alliance ha lanciato «Too young to drink» (troppo piccolo per bere), una campagna di comunicazione realizzata da Fabrica che ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del rischio dei FASD (fetal alcohol spectrum disorders).

bere vino

Bere vino riduce le possibilità di restare incinta

bere vino

In quasi tutte le diete è permesso un bicchiere di vino al giorno, che fa bene all’umore e pulisce le arterie, eppure su queste sostanze ci sono tantissimi pareri diversi. C’è chi è convinto faccia malissimo, che faccia solo ingrassare e che – anche in grandi quantità, se di qualità – non sia alcun problema. In gravidanza, la situazione peggiore. È stato dimostrato, infatti, che l’abuso di alcol può danneggiare il bambino. Non è tutto, perché ora si è aggiunto un nuovo studio che sostiene siano sufficienti 3 bicchieri di vino a settimana per ridurre la fertilità.

Bambini e ragazzi, il 23% di essi beve alcolici

Bambini e ragazzi, il 23% di essi beve alcolici

Bambini e ragazzi, il 23% di essi beve alcolici

Dati abbastanza preoccupanti quelli emersi da uno studio recente del Fipe-Censis sui dati dell’Osservatorio permanente sui giovani e l’alcol e Società italiana di medicina dell’adolescenza. A quanto pare il 23% dei ragazzini tra i 12 ed i 14 anni berrebbe con frequenza delle bevande alcoliche ed il 22% di essi si sarebbe ubriacato almeno una volta. Per molti di essi il primo approccio con le bevande alcoliche avviene in famiglia. Il 73% dei ragazzini che ha già avuto modo di bere lo ha fatto in presenza di adulti ed nel 59% dei casi gli adulti in questione sono i genitori. Solo nel 14% dei casi si tratta di altri parenti.

Alcol gravidanza fa male anche piccole quantità

Alcol in gravidanza: fa male anche in piccole quantità?

Alcol gravidanza fa male anche piccole quantità

Da sempre al centro di studi una cosa è certa, bere alcolici durante la gravidanza è altamente sconsigliato per i possibili effetti negativi sullo sviluppo mentale del feto. Ecco perché una volta appurato di essere rimaste incinte, le future mamme dovrebbero evitare il loro consumo. Ciò che però oggi ci si chiede è: l’alcol fa male al bambino anche in piccole quantità? Ovvero, qual è la soglia oltre la quale le bibite alcoliche potrebbero provocare gravi conseguenze sullo sviluppo del feto?

Le bambine di 11 anni bevono più alcol delle mamme

Gli adolescenti consumano molto, forse troppo, alcol. Questo è un dato assodato, di cui abbiamo recentemente parlato anche nelle nostre pagine. Il guaio è che la fascia di età continua a diventare sempre più bassa: sotto la famosa soglia teen. Secondo quanto è emerso durante l’Alcohol Prevention Day all’Istituto Superiore di Sanità, sono a rischio il 15,8% dei bambini sopra gli 11 anni.

Undici anni vuol dire scuola elementare e ci sarebbe da chiedersi come riescano a entrare in contatto con l’alcol bambini così piccoli. Ci sono delle distinzioni di genere e di età: tra i piccolini bevono di più i maschietti delle femminucce, mentre verso i 16 anni la cattiva abitudine diventa simile in entrambi i sessi e comprende 475 mila minori.

Ragazzi sbandati e dediti al consumo di alcol: colpa dei genitori?

Nella vera e propria odissea che accompagna il rapporto tra genitori e figli, sono i primi a sentir addosso il peso della responsabilità; si ha sempre paura di sbagliare, di essere stati troppo severi o al contrario troppo indulgenti, poco presenti o troppo asfissianti.

I risultati delle ricerche, che riguardano infanzia/adolescenza e genitorialità, spesso peggiorano piuttosto che attenuare le normali insicurezze delle madri, dei padri e in generale degli educatori, mentre gli specialisti sembrano far ricadere la responsabilità delle devianze e delle degenerazioni dei ragazzi, in maniera molto facilona, sui genitori.

Lo stesso si potrebbe pensare leggendo ad esempio la ricerca svolta dal Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica presso il Karolinska Institutet secondo cui, da un campione di 1220 ragazzi, emerge che sono proprio i genitori e il rapporto con i propri figli a fare la differenza per ciò che riguarda i comportamenti sbagliati e il consumo di alcol.