Diciamo la verità: chi, di fronte all’allettante idea di giocare in giardino o con i propri amichetti o di guardare la tv, avrebbe fatto volentieri i compiti di scuola? A parte qualche raro esempio credo che la maggior parte dei bambini preferisca fare altro piuttosto che rinchiudersi in casa con la testa china sui libri. Ma studiare è un dovere la cui importanza si capirà solo crescendo. Come fare, allora, ad appassionare i bambini allo studio? Ecco alcuni semplici suggerimenti.
compiti per casa
Come organizzare i compiti per le vacanze
Diciamoci la verità: quanti dei bambini in età scolare sono arrivati al mese di settembre con addosso la serenità di avere fatto tutti i compiti delle vacanze? Ben pochi direi. Ma siamo ancora in tempo per organizzarli, insieme a loro, in modo da evitare un sovraccarico degli ultimi giorni, i più duri, prima del rientro a scuola dopo quasi tre mesi di dolce far niente. Non avendo suddiviso equamente i compiti assegnati durante le vacanze che stanno per giungere al termine arriva il momento di mettersi a lavoro: inutile piangere sul latte versato.
E’ giusto aiutare i bambini di scuola elementare a fare i compiti?
Fare i compiti e andare bene a scuola è il dovere dei bambini. Esattamente come i genitori devono lavorare, accudire alla prole e alla casa, essere buon cittadini, i figli – finchè sono in età scolare – hanno un unico vero impegno, la frequentazione con impegno della scuola. Adesso possiamo farci la domanda: è giusto aiutare i bambini di scuola elementare a fare i compiti? Non esiste una risposta universale, ma una semplice riflessione sul ruolo del genitore.
I genitori fanno i compiti al posto dei figli
Aiutare i bambini nel fare i compiti è giusto così come lo è incoraggiarli e mettersi a disposizione nel caso di difficoltà. L’atteggiamento diventa però sbagliato nel momento in cui i gentitori si sostituiscano ai proprio figli nello svolgerli. Da una recente indagine condotta su 2000 famiglie con figli in età scolastica, presentata in occasione di un grande evento dedicato all’insegnamento che si è svolto da poco a Londra, sarebbe venuto a galla il fatto che 1 genitore su 6 li faccia al posto dei propri figli.
Genitori bocciati in matematica, non sanno aiutare i bambini nei compiti
Aiutare i propri figli a fare i compiti non è proprio una passeggiata di salute. Quante volte vi è successo di non saper risolvere un problema o di avere dei dubbi sulla grammatica? Non dovete fingere, tra di noi possiamo anche dircelo, anche perché una ricerca condotta dalla società Pearson sta obbligando i genitori a indossare le orecchie da asinello.
Compiti a casa, per i ragazzi sono troppi
I ragazzi hanno troppi compiti a casa. Ad affermarlo non sono (solo) genitori stanchi di trascorrere il week end sui libri assieme ai loro figli, e non sono (solo) i ragazzi, che dopo una giornata a scuola di voglia di rimettersi sui libri ne hanno davvero poca. Questa volta l’allarme arriva direttamente dal Presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori.
I genitori francesi protestano contro i compiti a casa
Aiutate i vostri bambini nei compiti a casa? Sono molti i genitori che la sera e, alcuni anche il pomeriggio, si ritagliano un po’ di tempo per controllare i compiti e aiutare i piccoli a ripetere o a risolvere i problemi più complessi. In Francia, però, le mamme e i papà hanno deciso di scioperare per le prossime due settimane.
I compiti delle vacanze sono solo uno stress?
La scuola è finita e i nostri bambini, come sempre, sono pieni di compiti. Ma è giusto che stiano sui libri anche in estate o sarebbe meglio lasciarli liberi di divertirsi? Ci sono teorie diverse e spesso insegnati e pediatri sono su fronti opposti.
I compiti a casa, problema o opportunità?
Quando noi eravamo bambine c’erano i compiti a casa. E ci sono ancora. Il fatto è che mentre allora il loro svolgimento era il nostro principale passatempo pomeridiano e solo saltuariamente rappresentava un ostacolo per i programmi dei nostri genitori, oggi sembra essere considerato dai più un vero e proprio intralcio alla tranquilla routine familiare.
Pare infatti che siano sempre più numerosi i genitori infastiditi dal fardello assegnato dagli insegnanti ai propri pargoli sempre più presi da una miriade di impegni extra scolastici che noi forse a quei tempi non avevamo (almeno era così per me, che dopo la scuola al massimo andavo al catechismo): palestra, lezioni di musica, laboratori ricreativi e chi più ne ha più ne metta, si mal conciliano infatti con l’esecuzione dei compiti per casa soprattutto se il bambino non è autonomo e richiede di essere seguito dai genitori.