La dispaurenia

Dispaurenia, definizione

La dispaurenia fa parte dei disturbi sessuali femminili caratterizzati da dolore; viene definita come “ricorrente o persistente dolore genitale, durante o dopo un rapporto sessuale” ma non coincide con il vaginismo che, come abbiamo visto, comporta l’impossibilità della penetrazione.

Se distinguono inoltre diverse forme di dispaurenia:

  • Dispaurenia primaria, che compare cioè sin dal primo rapporto sessuale;
  • Dispaurenia secondaria, che compare cioè dopo un periodo di attività sessuale normale;
  • Dispaurenia situazionale, che fa la propria comparsa in alcune circostanze e/o con alcuni partners;
  • Dispaurenia superficiale;
  • Dispaurenia profonda.

Il vaginismo

Il vaginismo, definizione

Il vaginismo è un disturbo sessuale che rende impossibili o estremamente difficoltosi  i rapporti sessuali completi a causa della contrazione involontaria, e del conseguente irrigidimento, dei muscoli della vulva, del perineo e della vagina. Esistono infatti forme lievi di vaginismo, in cui la contrazione della muscolatura può causare disagio all’atto della penetrazione, e forme più gravi in cui questa è resa del tutto impossibile.

Il vaginismo può essere inoltre distinto in permanente, se è presente sin dall’inizio dell’attività sessuale, acquisito, se insorge dopo un periodo in cui i rapporti sessuali sono stati normali, generalizzato, se si verifica in qualunque circostanza con qualunque partner, o situazionale, quando fa la propria insorgenza soli in alcuni casi e/o con un partner specifico.

Vaginismo, i sintomi

Tensione, disagio, dolore durante la penetrazione o impossibilità di avere un rapporto sessuale. Spesso i sintomi fisici del vaginismo sono associati a fobia della penetrazione.

La vulvodinia

Vulvodinia, definizione

Con il termine vulvodinia si indica un dolore vulvare cronico accompagnato da fastidi quali bruciore, irritazione e difficoltà ad avere rapporti sessuali, in assenza di alterazioni a carico della vulva. Il dolore vulvare infatti può essere causato da infezioni, dermatiti, traumi e, seppure raramente, lesioni pre-cancerose o tumorali; se nessuna condizione patologica viene evidenziata dal medico attraverso la visita ginecologica e le opportune analisi, allora si pone la diagnosi di vulvodinia.

La vulvodinia può inoltre essere distinta in:

Vulvodinia generalizzata, quando il dolore vulvare è persistente, e Vestibolodinia provocata, che si definisce quando il dolore insorge, molto forte, al toccamento, alla pressione o durante la penetrazione.

La cistite interstiziale

Cos’è la cistite interstiziale?

La cistite interstiziale è un’infiammazione dell’interstizio della parete intervescicale, ovvero lo spazio situato fra la muscolatura della vescica e il la mucosa che la riveste internamente le cui cause non sono ancora note

Cistite interstiziale, i sintomi, la diagnosi

La cistite interstiziale è una patologia piuttosto rara che si manifesta, esattamente come la cistite comune, con sintomi quali dolore al basso ventre, bruciori, minzione frequente talvolta associata a incontinenza, dolore vaginale. Tuttavia le due malattie si differenziano per il fatto che mentre la cistite comune ha origine batterica, può essere facilmente diagnosticata attraverso l’urinocoltura e si cura con la somministrazione di antibiotici o di disinfettanti per le vie urinarie, la cistite interstiziale è difficilmente diagnosticabile (le urine risultano pulite) e se trascurata, per mancata diagnosi, può inficiare notevolmente la qualità della vita delle donne che ne sono affette, danneggiandone le relazioni sociali e di coppia. Secondo alcune statistiche infatti, una paziente (solo in un caso su cinque ad esserne affetto è un uomo) può arrivare a consultare 5-7 specialisti, in un arco di tempo compreso fra 3 e 5 anni, prima di arrivare ad una diagnosi.