Il tumore al seno spaventa un po’ tutte le donne: c’è il timore di una malattia molta aggressiva e la paura di essere attaccati proprio in quello che è un simbolo di femminilità. Forse però la cosa più brutta per una mamma è sapere di essere malati proprio durante la gravidanza. Per fortuna la medicina continua a fare passi in avanti e quella che vi riporto oggi è un’ottima notizia.
chemioterapia
La chemioterapia in gravidanza non fa male al bambino
Scoprire di essere malate di tumore fa paura. Per fortuna la medicina è sempre al passo con nuove terapie e molti cancri che un tempo erano fatali, oggi sono curabili. Bisogna però giocare in anticipo e fare sempre dei controlli preventivi. È ovvio che il timore di non farcela è duro da superare, così come lo è ancor di più durante la gravidanza. In quel caso bisogna lottare per due vite: la propria e quella del bambino.
Gravidanza con la chemio e la sterilità: il caso di Alessandra
Fare un figlio nonostante la sterilità provocata dalla chemioterapia è possibile.
Alessandra l’ha fatto, grazie a un frammento di ovaia prelevato prima che lei iniziasse la terapia chemioterapeutica, che l’ha salvata da una grave forma di talassemia non più curabile per altre vie.
E’ rimasta incinta con una tecnica che può essere definita come autotrapianto ovarico, un’operazione che prevede un intervento preliminare e cioè il congelamento di una parte del tessuto ovarico (nel caso di Alessandra crioconservato per ben 8 anni) fino al momento della fecondazione artificiale.
In campo medico è stata davvero una vittoria: in Italia è il primo caso di fecondazione assistita di questo tipo (diverso per alcuni aspetti da quello precedente di Bologna, in cui non c’erano state le condizioni del prelevamento di tessuto follicolare nella donna che stava andando incontro a infertilità), importantissimo per il fatto di ridare una speranza di vita normale anche a persone che hanno già dovuto subire cure invasive in seguito a malattie molto pericolose e debilitanti.