E’ cosa risaputa che, durante la gravidanza, il corpo di una donna che si appresti a mettere al mondo il proprio bambino cambi. Non è solo la pancia a crescere ma numerose altre parti del corpo (e non solo) subiscono dei mutamenti. Tra questi ci sono anche i capezzoli, che durante tale periodo tendono a scurirsi. Ciò fa parte del cambiamento che il corpo della mamma subisce per risultare pronto, una volta nato il bambino, all’allattamento.
capezzoli
Cura dei capezzoli durante l’allattamento
Tra le difficoltà legate all’allattamento al seno c’è il dolore ai capezzoli. Che il seno si modifichi a partire da inizio gravidanza e che tale cambiamento non si concluda che con la nascita del bambino è cosa risaputa. I capezzoli, in particolare, già a partire dai primi mesi della dolce attesa, iniziano ad inturgidirsi cambiando anche di aspetto: diventano più larghi e più scuri e tutto intorno iniziano a manifestarsi dei rilievi denominati “tubercoli del Montgomery” i quali sono responsabili della produzione di una sostanza lubrificante e disinfettante durante l’allattamento al seno. Purtroppo non è possibile preparare i capezzoli all’allattamento, tuttavia esistono alcuni piccoli accorgimenti da mettere in pratica per prendersene cura.
allattamento al seno, la cura del capezzolo per prevenire le ragadi
Nelle ultime settimane di gravidanza è possibile preparare il seno all’allattamento. Intendiamoci non si può fare molto. È praticamente impossibile prevenire le ragadi, ma massaggiando con delle spugnettine e massaggiare il seno serve a stimolare il capezzolo e a far venire il latte. Per mantenere la pelle morbida e idratata, se vedete che esce qualche goccia di colostro spalmatela sull’areola.
Allattamento al seno, i trucchi della nonna funzionano davvero?
Siamo da sempre abituati alle credenze popolari. Molte alla fine risultano veritere, altre parecchio strane ed improbabili ma c’è chi dice che ci sia sempre un fondo di verità. Voi che ne pensate? Molti sono ad esempio i trucchi della nonna che riguardano la gravidanza ed i bambini, e nello specifico l’allattamento. Si crede ad esempio che passare delle bustine di te sui capezzoli allevi il fastidio o che consumare alcuni alimenti in particolare, come la farina d’avena o i finocchi faccia incrementare la produzione del latte.
Ragadi al seno: prevenzione e cura
Ragadi al seno. Cosa sono, rimedi, come curarle. Ne abbiamo già parlato ma è bene rispolverare l’argomento con maggiore attenzione agli indizi che ci permettono di capire se la suzione è corretta oppure si è a rischio ragadi. Come si è gia detto, è importante che il bambino sia attaccato al seno in maniera corretta.
Gravidanza, come cambia il seno
La gravidanza, com’è noto, non è un evento che interessa solo l’apparato genitale ma coinvolge e modifica tutto l’organismo femminile. Tra le principali modificazioni che avvengono nei mesi di gestazione, ci sono quelle che interessano il seno. A partire dalle prime settimane di gravidanza, infatti, i seni, a causa degli ormoni, si modificano per prepararsi all’allattamento e appaiono più gonfi, turgidi e sensibili. Nello specifico, la ghiandola mammaria aumenta di volume, i dotti galattofori (i canaletti sottili dove passerà il latte materno) aumentano di numero e si ingrossano, la cute si tende, le areole crescono in larghezza e si scuriscono a causa di una maggiore pigmentazione della pelle e i capezzoli si allungano.
Cura del seno e dei capezzoli in vista dell’allattamento
Curare il seno e i capezzoli in vista dell’allattamento è fondamentale. Molte donne, pur non avendolo fatto prima, non hanno alcun problema ad allattare, a prescindere della durata e della frequenza della poppata; altre, invece, accusano tali dolori che non appena il bimbo si mette a succhiare, finiscono per rinunciare. Dato che non si può sapere in anticipo quale saranno le sensazioni durante l’allattamento, è necessario seguire qualche piccolo accorgimento.
Per preparare adeguatamente i capezzoli all’allattamento è consigliabile massaggiarli all’inizio con un ruvido asciugamano asciutto e poi più avanti con un guanto di crine; con questo trattamento preventivo fin dai primi mesi di gravidanza, il tessuto dell’areola mammaria diventa più spesso e robusto, e quindi meno soggetto a ragadi durante l’allattamento. Non usate sapone sui capezzoli: il sapone secca la pelle e rischia di provocare screpolature; anche l’alcol e la glicerina sono da evitare, in quanto induriscono il capezzolo rendendolo più fragile; per l’igiene quotidiana è sufficiente lavarsi il seno con semplice acqua fredda. [aggiornamento: la preparazione dei capezzoli col guanto di crine è una pratica non più consigliata. Le ragadi possono anche dipendere da un attacco scorretto del bambino, da un attacco di candida o da un frenulo corto e il trattamento preventivo del capezzolo spesso nulla ha a che vedere con la loro comparsa].
Nel corso del nono mese sarà utile applicare dopo il massaggio una crema emolliente o un olio, come quello di mandorle, per ammorbidire il tessuto reso già robusto. C’è chi consiglia, qualche settimana prima della data prevista per il parto, di cominciare a spremere il colostro, cioè il liquido che precede la montata lattea, da entrambi i seni per provocare l’apertura dei canali lattiferi, in modo da evitare l’ingorgo che a volte si forma al momento dell’allattamento, una pratica come molto spesso in questi casi un po’ controversa.