Le coliche sono un problema che purtroppo tocca 2 neonati su 3. Pancino gonfio, tantissima aria, difficoltà a scaricarsi e di conseguenza lunghi pianti, notti insonni e irritabilità. Questo disturbo, come abbiamo detto molto comune e non pericoloso, mette a dura prova tutta la famiglia. I genitori nei primi tre mesi di vita si barcamenano tra massaggini alla pancia, sondini, farmaci anticolica (dal diffuso Mylicon all’Arginor), fermenti lattici e latti anticolica. Cosa sono i latti anticolica?
calorie e latte artificiale
I bambini prendono più peso con il latte in polvere
State ancora allattando al seno o siete passate al latte artificiale? Oggi per voi mamme, e soprattutto per i vostri piccoli, c’è una notizia abbastanza interessante: i bambini nutriti con latte di mucca formulato (il classico latte in polvere) aumentano di peso più dei coetanei alimentati con quello idrolizzato, usato di solito da chi è intollerante (possiamo anche chiamarlo latte ipoallergenico). Il motivo? Il latte di mucca sembra essere più facile da digerire perché le proteine vengono frazionate in piccoli frammenti grazie al processo di idrolisi. Questa teoria si applica solo ai piccoli tra i 2 e gli 8 mesi. La prima cosa quindi su cui riflettere è questa: il latte in polvere non è tutto uguale.
A fare questa scoperta sono stati i ricercatori, guidati da Julie Mennella, del Philadelphia Monell Chemical Senses Center. Per giungere a tale tesi sono stati esaminati ben 64 bambini sani che hanno seguito un’alimentazione o a base di latte di mucca o di quello idrolizzato. Non c’è stata una logica precisa nell’assegnazione: è stato tutto causale.
Il latte in polvere contiene troppe calorie: lo dice una ricerca europea
Secondo una ricerca condotta dall’Helmholtz Zentrum München in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione e parte del progetto europeo CASCADE, i cui risultati d sono stati pubblicati sull’International Journal of Food Sciences and Nutrition, i neonati allattati con latte artificiale potrebbero assumere più calorie di quelle veramente necessarie. L’analisi è stata condotta su 22 formulazioni di latte in polvere di diversi tipi, e il risultato emerso è che ogni giorno il bambino potrebbe assumere il 24% di calorie in più rispetto al fabbisogno quotidiano raccomandato.
La ricerca ha fatto emergere che anche il misurino delle confezioni di latte in polvere non è adatto, in quanto ha una capacità maggiore rispetto a quella dichiarata di ben 0,5 g a misurino: insomma, ogni volta che viene preparato il biberon, il bambino riceve un surplus di prodotto, e quindi di calorie, di circa il 7% rispetto al reale fabbisogno.
La dottoressa Raffaella Piccinelli, la nutrizionista che ha realizzato il campionamento dei prodotti, suggerisce di verificare, quando viene preparato il biberon, che l’insieme dei misurini usati corrisponda veramente alla formula lattea prescritta dal pediatra; inoltre la dottoressa ha spiegato che, nelle etichette dovrebbe essere indicato che il misurino va riempito “raso” e non compresso di prodotto, come spesso accade con la convinzione di nutrire meglio il neonato.