bisfenolo A aumenta rischio di aborto infertilità maschile

Il bisfenolo A aumenta il rischio di aborto e l’infertilità maschile

Abbiamo già parlato, in passato, del Bisfenolo A, molecola utilizzata nella produzione di alcuni tipi di plastica la cui pericolosità è stata dimostrata dal risultato di diversi studi. Due tra i più recenti, presentati durante la conferenza dell’American Society for Reproductive Medicine di Boston, dimostrerebbero come al Bisfenolo A e agli ftalati sarebbero legati dei rischi legati sia all’aborto che alla fertilità maschile.

bisfenolo A aumenta rischio di aborto infertilità maschile

Poca vitamina D e molto bisfenolo per i nostri bambini

La dieta dei nostri figli è carente di vitamina D. Questo è quanto emerso dal diciassetesimo congresso della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, tenutosi nei giorni scorsi a Palermo. Sempre più adolescenti, infatti, mostrano una carenza di vitamina D. Le cause di questo fenomeno sono molteplici: un rapporto alterato con il cibo, talvolta alla base di uno stile di vita alimentare sregolato e, per gli adolescenti, addirittura l’adozione di modelli alimentari vegani o vegetariani.

Bisfenolo A, fra i rischi anche l’obesità infantile

I bambini con alti livelli di Bisfenolo A nelle urine hanno maggiori probabilità di diventare obesi rispetto ai coetanei per i quali i livelli di questo pericoloso addittivo non sono così elevati. Questo perchè il bisfenolo avrebbe effetti negativi anche sulla salute del sistema endocrino. A dimostrarlo uno studio condotto da Leonardo Trasande, pediatra della Scuola di Medicina dell’Università di New York.

Sostanze tossiche sepolte nel giardino di un asilo torinese

Oggi raccontiamo un fatto di cronaca purtroppo molto comune. E dico purtroppo perché questa storia colpisce profondamente una città come Torino, ma sono sicura che siano tanti i territori italiani che fanno i conti sostanze tossiche o/e inquinanti. C’è un asilo comunale con un bel giardino che non sarà più lo stesso, da quando ha scoperto che l’area verde è stata inquinata da idrocarburi policiclici aromatici (Ipa).

I genitori dei piccoli temono che quelle sostanze possano essere cancerogene e non vogliono assolutamente che i loro bambini tornino a giocare in giardino. Questa storia è iniziata qualche mese fa quando è stato parzialmente rifatta la zona esterna, tra l’altro molto utilizzata. Pensate che i piccoli, facevano pure l’orto. Gli operai hanno sostituito 50 cm di terra con un materiale nuovo e isolato. Peccato, che si sia scoperto che fosse inquinato.

Sostanze tossiche in casa, consigli per proteggere i bambini

Per difendere i bambini dalle sostanze inquinanti che si annidano fra le mura domestiche basta mettere in atto poche, semplici precauzioni. A dirci di quali si tratta è la Canadian Partnership for Children’s Health and Environment, che ha diffuso, tramite il proprio sito internet, un documento fondamentale per i genitori del quale vi proponiamo una sintesi:

Per prima cosa occorre tenere la casa pulita, spolverando e pulendo di frequente i pavimenti. Anche se può apparire una banalità:

Le polveri domestiche sono fra le maggiori sorgenti di esposizione dei bimbi a sostanze tossiche come il piombo, che anche a livelli minimi può danneggiare il cervello in via di sviluppo. I bimbi assorbono il 50 per cento del piombo che ingeriscono, gli adulti solo il 10 per cento: poiché i più piccoli portano spesso le mani alla bocca, si capisce perché un ambiente domestico pulito e libero da polveri sia essenziale

Come proteggere i bambini contro l’inquinamento domestico

La casa è il posto più sicuro dove crescere il nostro bambino? In teoria sì, ma solo in teoria. Se guardiamo bene anche tra le mura domestiche ci sono numerosi pericoli: gli spigoli vivi, le prese della corrente, le medicine e poi… i coltelli e gli oggetti affilati. Ci siamo sicuramente dimenticati tante cose, apparentemente innocue e molto velenose.

Tappetini puzzle: pericolosi per la salute di mamme e bambini

Quante mamme hanno ricoperto la stanza dei loro bambini con i tappeti gommosi e colorati? Assomigliano a dei puzzle e sono perfetti per far giocare i bambini in sicurezza. Peccato che siano risultati tossici. Non è la prima volta che il dito viene puntato contro questi prodotti: in passato perché contenevano ftalati oggi invece per la formammide. Questa sostanza permette ai tappetini di essere morbidi, ma al tempo stesso può essere irritante per occhi e pelle se ingerita o inalata, cancerogena sulla lunga distanza e anche pericolosa per le donne in gravidanza: espone il feto a eventuali malformazioni.

Il Belgio ha deciso di togliere dal mercato questi oggetti. È solo una precauzione che gioca in anticipo rispetto a quanto stabilito dell’Unione Europea che ha bandito da tutti i Paesi questa sostanza (e di conseguenza i tappeti che la contengono) dal 2013.

Biberon al bisfenolo, l’Unione Europea li mette al bando

L’Unione Europa ha finalmente messo al bando i biberon fatti di bisfenolo A, sostanza considerata nociva per  lo sviluppo cerebrale dei bambini e per la salute dell’uomo in generale. Il divieto entrerà in vigore dalla prossima primavera: dal primo marzo del 2011 sarà vietata la produzione, mentre la commercializzazione e l’importazione dei biberon contenenti tale sostanza non saranno più possibili dal prossimo primo giugno.

Questa è decisamente un’ottima notizia dal momento che il bisfenolo, contenuto in biberon e contenitori di plastica per alimenti, è praticamente da sempre sospettato di essere nocivo per la salute degli esseri umani; accusato non solo di danneggiare lo sviluppo cerebrale ma anche quello sessuale e di causare sterilità, già da tempo il suo impiego è vietato in Francia e in Danimarca oltre che in Canada, Australia e in diversi stati americani.

Attenzione al cibo in scatola durante la gravidanza

cibi in scatola e gravidanza

Attenzione ai cibi in scatola durante la gravidanza: le future mamme dovrebbero evitarli in quanto molti di essi contengono tracce di bisfenolo A, una sostanza chimica utilizzata nelle confezioni in plastica, che sarebbe portatrice di seri problemi per la mamma e il feto.

Il monito arriva dal Gruppo di Lavoro Nazionale per la Sicurezza dei Mercati che ha effettuato una ricerca esaminando alcune lattine per alimenti; su 50 lattine controllate, in ben 46 di esse sono stati rinvenuti livelli di bisfenolo A superiori a quelli consentiti per legge, soprattutto nella resina interna, che in questi contenitori viene usata per proteggere il contenuto e come antiruggine.