Mai lasciare il bambino solo in macchina: i consigli del Ministero per non correre rischi

Amore, stai buonino cinque minuti in macchina che ritiro velocemente i camicie in tintoria. Una situazione tipo di un’ordinaria giornata di follia da mamma. Poi ci sono genitori così stressati che non solo lasciano i bambini in auto, dimenticandosene. Purtroppo le storie finite male sono sempre troppe. Noi, non siamo qui per are giudizi morali ma per parlare della guida del Ministero della Salute nell’ambito della campagna “Estate sicura“.

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Caldo estivo bambini rischio ipetermia

Caldo estivo: bambini a rischio di ipetermia

L’atteso caldo estivo, che tanto abbiamo bramato durante l’inverno, è arrivato, ma oltre ad avere i suoi effetti benefici legati al sole, può rappresentare un serio pericolo. I bambini molto piccoli, ad esempio, proprio per la loro ridotta statura e conseguente superficie corporea, risultano essere più esposti agli effetti negativi del caldo e a rischio di ipertermia, ovvero di un eccessivo aumento della temperatura corporea.

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Bambini dimenticati auto arriva seggiolino tech

Bambini dimenticati in auto, arriva il seggiolino tech

Bambini dimenticati auto arriva seggiolino tech

All’indomani dei numerosi casi di morti di bambini dimenticati in auto dai genitori si è fatto un gran parlare delle possibili soluzioni da adottare affinchè assurde tragedie come queste potessero non capitare più. Diverse sono state le proposte, una delle prime giunta in commercio arriva dall’America e si chiama Aklert. Si tratta di un kit comprensivo di  un seggiolino corredato da appositi sensori collegati ad una applicazione da poter scaricare sul proprio smart-phone.  I sensori nello specifico sono due: uno avverte la persona designata con un sms, una mail o ancora un allarme direttamente sul cellulare se il bambino, una volta fermata l’auto, sia rimasto seduto troppo a lungo dietro. Il secondo invece si preoccupa di avvisare nel caso opposto, ovvero se il piccolo si sia sganciato durante il tragitto. Ancora, una funzione utile è rappresentata dalla registrazione della temperatura interna in macchina.

Bambini dimenticati auto dispositivo salvavita

Bambini dimenticati in auto, arriva dispositivo salvavita

Bambini dimenticati auto dispositivo salvavita

Solo qualche giorno fa l’ennesima tragedia, Luca, di soli 2 anni, morto in auto dopo essere stato dimenticato dal padre che avrebbe dovuto lasciarlo all’asilo aziendale. Purtroppo non si tratta di un caso isolato. All’indomani di una tragedia, come al solito, arrivano gli interrogativi: si sarebbe potuto evitare? Come fare affinchè non accada in futuro? A questo proposito è di questi giorni la notizia di un dispositivo che potrebbe salvare la vita non solo a bambini ma anche a persone non autosufficienti nel caso in cui per distrazione o altro motivo vengano dimenticati in auto dal conducente.

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Bimbo dimenticato in auto dal padre

Bimbo dimenticato auto padre

Sembra talmente surreale da credere che sia impossibile eppure è vero. E’ successo martedì 4 giugno, ma non si tratta di un caso isolato. Come si può dimenticare un figlio in auto per 8 ore? Un essere indifeso, legato al seggiolino, impossibilitato a reagire, a far notare la sua presenza? Eppure ciò è quanto accaduto a Piacenza. Il piccolo Luca di soli due anni non ce l’ha fatta, e dopo avere passato in auto al sole ben 8 ore è stato ritrovato dal padre avvertito dopo l’allerta del nonno. Lo stesso nonno che recatosi all’asilo per prendere il nipotino si è sentito dire dalle maestre che Luca, quel maledetto giorno, non era stato portato a scuola.

Perugia, muore bimbo di 11 mesi lasciato solo in auto

A pochi giorni dalla tragedia della piccola Elena Petrizzi, la bambina di 22 mesi dimenticata in auto dal padre e morta dopo 4 giorni di coma all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona, un fatto analogo sconvolge la provincia di Perugia.

E’ successo ieri mattina a Passignano sul Trasimeno, dove un bambino di appena 11 mesi di nome Jacopo è rimasto solo in auto mentre il padre era a lavoro in un club velico. Sarà l’autopsia disposta dal pm Mario Formisano a chiarire le cause del decesso anche se l’esito appare analogo a quello della piccola Elena.