Bambini in viaggio, il decalogo dei pediatri

Abbiamo visto, appena qualche giorno fa, quante e quali precauzioni siano necessarie per garantire la salute e la sicurezza dei nostri bambini quando la meta delle nostre vacanze sono i paesi esotici.

Oggi torniamo sull’argomento per presentarvi il decalogo stilato dai pediatri della SIPPS per la tutela del bambino in viaggio; un vademecum indispensabile per genitori che non vogliono farsi cogliere impreparati. Buona lettura!

Il sole fa bene ai bambini dopo i sei mesi

Il sole è una meravigliosa fonte di vita, ma non sempre fa bene, soprattutto quando i bambini sono molto piccoli. Secondo gli esperti della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale i piccoli con meno di sei mesi non devono assolutamente essere esposti al sole.

I pericoli delle piscine portatili

Sembrano innocue ma non lo sono affatto e ogni cinque giorni un bambino americano perde la vita o rischia di perderla a causa loro. Stiamo parlando delle piscine portatili, tanto diffuse anche nei nostri giardini. La notizia proviene dalla rivista Pediatrics che ha pubblicato i dati di una ricerca svolta da Gary Smith, direttore del Center for Injury Research and Policy del Nationwide Children’s Hospital di Columbus, in Ohio.

bambini smarriti braccialetti

Braccialetti antismarrimento per bambini, perché no?

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Smarrire il proprio figlio? A noi non succederà, ne siamo ragionevolmente certe: siamo mamme accorte ed avvedute, sorvegliamo i nostri bimbi con attenzione e non li perdiamo mai d’occhio, com’è giusto e doveroso.
E però, diciamocelo con sincerità, a chi non è mai capitato, anche solo per pochi secondi, di perdere di vista il proprio bambino? Faccio outing per prima: adesso che di figli (imprevedibili ed ipercinetici) ne ho tre, un paio di volte mi è successo, per fortuna sempre e solo per un minuto al massimo… un minuto che però mi è sembrato eterno.
Con la bella stagione, poi, le occasioni di uscire con i propri bambini si moltiplicano: li portiamo in spiaggia, nei grandi parchi gioco, a fiere e sagre, in piscina e negli affollatissimi acquapark.

Vacanze finite, e adesso che si fa?

Il periodo di vacanza al mare che mi sono concessa insieme a mio figlio è terminato già da qualche giorno e il rientro, oltre alle incombenze legate al riordino di ciò furono i nostri nutriti bagagli, mi ha posta dinnanzi a un interrogativo agghiacciante:“E adesso che si fa?”. Infatti ho dovuto subito riprendere i miei impegni lavorativi, e il piccolo, che trascorre tutte le proprie giornate a casa, spesso con me che rimango per ore davanti al computer, sembra annoiarsi tremendamente.

L’asilo nido, giustamente, ha chiuso i battenti e io cerco di dividermi fra i miei impegni di madre lavoratrice e casalinga come posso, ma mi rimane il cruccio di non saper proprio come intrattenere un bambino di tre anni abituato a strare con i coetanei e con educatrici piene di iniziative e idee, fermo restando che non sono una madre a cui piace l’idea che il proprio bambino passi ore ed ore davanti alla televisione.

In vacanza con mio figlio

bambini vacanza

Finalmente anche per mamma Mildred si avvicinano le tanto sospirate vacanze; infatti, dopo anni, mi concedo insieme al mio cucciolo addirittura quindici giorni di meritato riposo. Per garantire ad entrambi il massimo relax e un po’ di vita all’aria aperta ho affittato una deliziosa casa in collina a pochi minuti di macchina dalla spiaggia così, dopo aver sguazzato felici nell’acqua, passeremo il primo pomeriggio spaparanzati a sentire le cicale accaldate frinire e attenderemo che rinfreschi per correre in bici nelle assolate campagne della mia terra.

Bello no? Certamente. A patto di riuscire a sopravvivere alla preparazione dei bagagli. Infatti, dopo aver preso accordi per l’affitto della casa ed essere corsa in soffitta a riesumare letteralmente il mio impolverato set di valigie, mi sono resa conto che oltre a questo mi servirà anche uno zaino piuttosto capiente, cui andrà ad aggiungersi, s’intende, il mio inseparabile beauty case che da solo non è mai bastato a contenere i miei “effetti personali” quando ero giovane e tonica figuriamoci adesso!

Alcune regole per portare i bambini in spiaggia

bambino_spiaggiaOggi a Roma c’è un gran bel sole e la temperatura è decisamente calda, per questo mi sento particolarmente ispirata nel parlarti di quali cautele prendere per portare i bambini al mare. L’estate si avvicina e dobbiamo prepararci per la spiaggia ma come comportarci con i più piccoli?

Dunque quando fa molto caldo è bene che i più piccoli evitino di stare sotto il sole, parliamo delle ore centrali della giornata perciò dalle 12 alle 17, orario in cui sarebbe meglio stare in casa. La cosa migliore sarebbe portare i bambini dalle 9:00 alle 11:30 e dalle 17:00 alle 19:00. Ciò che davvero è fondamentale è acquistare una buona crema solare con un filtro protettivo molto alto, 40 o 50, da applicare solo sul viso se si esce a fare una passeggiata e su tutto il corpo se si va in spiaggia. Visto che quando si scende in spiaggia i piccoli giocano e si insabbiano immediatamente il modo migliore per ovviare questo problema è quello di mettere la crema sin da casa quando il piccolo è pulito e meno irrequieto. Con il passare dei giorni si potrà mettere una protezione più bassa sulle gambe e sulle braccia mentre sul viso, sulle spalle e sul dorso continueremo a mettere la totale. Di creme in commercio ce ne sono un’infinità, mi raccomando di acquistarne una pediatrica, preferibilmente spray che si spalma meglio e non unge. Una crema di buona qualità  costa sui 14-18 euro.