Bambini e adolescenti sono spesso colpiti dai cosiddetti disturbi del sonno. Si tratta di un fenomeno sempre più in crescita soprattutto presso le società occidentali. Che siano di origine organica o legati a scorrette abitudini, spesso permesse dai genitori che seppur in buona fede acconsentono, come ad esempio la permanenza davanti al computer fino a tarda ora, ciò che ne deriva è che almeno il 40% dei ragazzi soffra se non proprio di insonnia, quanto meno di difficoltà a prendere e mantenere il sonno.
Il discorso dell‘insonnia nei bambini e negli adolescenti non è da sottovalutare specie se si pensa alle possibili conseguenze, nei casi più gravi potrebbe sfociare addirittura nella depressione. Secondo uno studio condotto dai ricercatori delle Università di Napoli, Perugia e Palermo e successivamente pubblicato su Neuropsychiatric Disease & Treatment, un valido aiuto a questo diffuso problema potrebbe trovarsi nell’agopressione. Una tecnica molto simile allo shiatsu, priva di effetti collaterali e decisamente economica oltre che poco invasiva potrebbe aiutare bambini e ragazzi a recuperare il piacere di una buona dormita senza interruzioni di sorta. In base alle sperimentazioni già effettuate, i pazienti avrebbero aderito con serenità al trattamento.
Come funziona questo genere di agopressione? A differenza dello shiatsu, che ne è l’esempio più noto e che si pratica con l’utilizzo delle sole mani, in questo caso si ricorre ad un attrezzo, ovvero una sorta di bendarella elasticizzata al di sotto della quale è posizionata una piccola sfera che esercita la stessa pressione che eserciterebbero i palmi delle mani, esattamente nel punto oggetto del massaggio. La tecnica, testata su diversi bambini di età media di circa 8 anni per una durata di 6 mesi ha già prodotto i primi significativi risultati con miglioramenti netti sul tempo totale di sonno, sul tempo di permanenza a letto e sul tempo di comparsa del sonno.
[Fonte]
Photo credit| Thinkstock