Quali sono i pericoli che si nascondono nelle case? Sono tanti e li abbiamo elencati numerosi volte. Tra le cose però cui i genitori non devono e non possono fare a meno di chiudere a chiave o spostare negli armadietti più alti, ci sono le pastiglie per lavatrici e lavastoviglie. Sono chiamate anche ecodosi e tabs e ricordano nelle forme e nei colori le caramelle.
avvelenamento bambini
Rischio avvelenamento nei bambini, scongiuriamolo con la guida dei pediatri italiani
Sapevate che il 90 per cento degli avvelenamenti da farmaci e detersivi avviene in casa? Il pericolo, dunque, si annida soprattutto tra le pareti domestiche e nel 44 per cento dei casi a restarne vittime sono soprattutto i bambini al di sotto dei cinque anni di età. Per questo motivo i pediatri della Sipps (Società italiana di pediatria preventiva e sociale) hanno stilato una guida per aiutare i genitori a prevenire e affrontare questo tipo di incidente domestico.
Intossicazione bambini: le prime cause sono funghi e gas
Sono molto frequenti le intossicazioni tra i bambini italiani. Ma quali possono essere le cause? Hanno tentato di dare una risposta gli esperti intervenuti nei giorni scorsi al convegno nazionale ‘Ischia pediatria e neonatologia’. Secondo i dati presentati durante questo incontro i funghi e il monossido di carbonio sono i principali responsabili. Purtroppo le intossicazioni si verificano in cucina quando a causa di aria o dell’acqua della pasta che fuoriesce dalla pentola, si spegna la fiamma ma il gas continua a uscire.
Un altro pericolo sono stufe a kerosene o gli scaldabagni. I dati su questi incidenti domestici sono davvero spaventosi: ogni anno si contano 6 mila casi in tutte le fasce d’età, con 124 morti e, stando agli esperti, più sono piccoli i bambini, più sono a rischio. Mi raccomando mamme, fate attenzione in casa a queste dinamiche perché davvero possono creare situazioni molto dannose e difendersi non è facile, perché spesso è inodore.
Cosa fare in caso di avvelenamento
L’avvelenamento accidentale è un rischio domestico che espone i bambini più piccoli a una grave intossicazione da parte di un veleno. Entro i primi 4 anni di vita questo rischio è ancora maggiore perchè il bambino è una fase di esplorazione, comprensione dell’ambiente circostante senza però avvertire ilsenso del pericolo. Farmaci, detersivi, alcol, funghi, insetticidi, monossido di carbonio, foglie e bacche velenose, sono i principali responsabili di effetti devastanti sull’organismo del bambino che non ha ancora un sistema immunitario sufficientemente sviluppato.
Inoltre non sempre i sintomi sono chiaramente riconducibili a una intossicazione per avvelamento. Ogni sostanza può provocare reazioni diverse anche se generalmente i segnali allarmanti si manifestano con nausea e vomito, diarrea, pallore, difficoltà visive, perdita di conoscenza, dolori addominali e in presenza di sostanze corrosive la comparsa di vesciche e segni di ustione alla bocca e al viso.