#mammaperilmeyer

“La campagna #MammeperilMeyer” per promuovere l’importanza del gioco

#mammaperilmeyer

Giocare è importante, è uno dei diritti fondamentali del bambino. Eppure ci sono piccoli costretti a non divertirsi, magari perché malati e ricoverati in un ospedale. Piccoli che più di altri hanno bisogno di sorridere, di vedere la vita con positività. Oggi promuoviamo la campagna #MammeperilMeyer, studiata appositamente per sensibilizzare le famiglie e i medici sull’importanza del gioco, per crescere bene ma anche come strumento utile nelle terapie.

Quaderno della gravidanza e Libretto pediatrico, i nuovi strumenti studiati dalla Regione Sicilia

Ci sono due strumenti nuovi per i genitori siciliani: “Quaderno della gravidanza” e il “Libretto pediatrico”. Queste due pubblicazioni sono nate con lo scopo di migliorare l’assistenza alle famiglie, soprattutto alle mamme che affrontano – spesso con timore – i nove mesi di gestazione. Sono dei vademecum che dovrebbero aiutare i genitori nella crescita dei loro bambini.

I pro e i contro delle dimissioni precoci

neomamme

In Italia, in passato le neomamme rimanevano in ospedale anche 15 giorni dopo il parto. Oggi, invece, si è radicata una tendenza completamente diversa: dimettere le mamme e i nascituri dopo 2 o 3 giorni dal parto. Si tratta delle cosiddette dimissioni precoci in cui il neonato viene mandato a casa a 48 ore di vita. Le dimissioni precoci sono divenute la norma nella maggior parte degli ospedali italiani dove, in caso di parto naturale perfettamente riuscito e se il bambino è nato a termine, sano e di peso adeguato (che non perda più del 10% del peso iniziale durante il calo fisiologico) si dimettono mamma e neonato dopo 48 ore dal parto. Anche i tempi di degenza del cesareo sono cambiati: oggi, in caso di cesareo senza complicanze, le mamme possono essere dimesse già dopo 3 o 4 giorni grazie anche al minor tempo di recupero permesso dall’epidurale. La scelta dei tempi di degenza è, comunque, ancora molto dibattuta. Per i sostenitori delle dimissioni precoci, tempi di degenza ridotti comporterebbero vantaggi sia per gli ospedali che per mamme e bambini.