asma bambini causa smog

Asma nei bambini, nel 14% dei casi la causa è lo smog

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Da bravi genitori responsabili facciamo di tutto per evitare il pericolo che i nostri bambini diventino vittime del fumo passivo ma sembra proprio che tutti i nostri sforzi sembrano destinati ad essere vani se poi, in assoluta e totale buonafede, li portiamo a passaggio in città. La colpa è dell’inquinamento automobilistico che quanto a nocività pare non abi anulla da invidiare al fumo delle sigarette.

allergie dermatite atopica bambini

Bambini allergici, più rischi per chi è affetto da dermatite atopica

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Secondo uno studio giapponese i bambini affetti da dermatite atopica corrono maggiori rischi di sviluppare asma, rinite allergica ed altre allergie nel corso della vita. L’indagine è stata condotta su un campione di oltre tremila studenti dei quali è stata raccolta la “storia” allergica e indagata la presenza di dermatite atopica durante la prima infanzia.

Bambini asmatici mal curati: molti genitori non sanno controllare gli attacchi

L’asma tocca da vicino molti bambini e lo sanno bene i genitori che devono lottare contro la polvere e le allergie. C’è però un problema in più. La maggior parte dei piccoli asmatici non riceve le cure opportune e meno della metà è in grado di controllare i sintomi o gli attacchi. Come mai? La causa non è da imputare alla mancanza di rimedi o farmaci, ma l’incapacità dei genitori e dei bambini di gestire la malattia.

Bambini: nel 2020, il 50% dei piccoli soffrirà di rinite allergica

Le allergie sono uno dei problemi maggiori delle nuove generazioni, che combattono contro le intolleranze alimentari e i raffreddori. Il naso cola quasi tutto l’anno, gli occhi lacrimano e, chi sta messo peggio, deve anche fare i conti con l’asma. Dall’Università di Pavia arrivano dei dati abbastanza preoccupanti: il 30 per cento dei piccoli fino a 14 anni soffre di rinite allergica, contro il 15 per cento di 10 anni fa.

L’asma nei bambini è condizionata dall’ansia della mamma

Il vostro bambino soffre di asma? Purtroppo è un disturbo abbastanza comune, soprattutto a causa delle numerose allergie che toccano i piccoli di casa. Una nuova ricerca però ha dimostrato che le mamme hanno una certa responsabilità nell’evoluzione della malattia: secondo questi medici, le mamme si occupano di somministrare le cure correttamente e la loro ansia toglie il respiro al bambino. Per anni questo è stato solo un sospetto, ma ora una ricerca giapponese ha seguito per un anno circa 220 madri di bambini dai 2 ai 12 anni di età che soffrivano di asma.

L’analisi è stata strutturata così: all’inizio le mamme sono state invitate a compilare un questionario che comprendeva domande sul loro grado di stress e su come cercavano di gestirlo, sul loro rapporto con i figli e le loro modalità educative, sulla gravità della condizione clinica del piccolo, su quanto ci si attenesse alle prescrizioni dei farmaci e alle raccomandazioni del medico.

L’asma nei bambini ha origine genetica

Tra allergie e intolleranze alimentari, sono in aumento i bambini che purtroppo soffrono d’asma.  Per i genitori la preoccupazione è molto elevata, perché gestire le crisi nel modo più corretto e tempestivo non è sempre facile. Ci sono però ottime notizie in campo scientifico.  È stato scoperto che l’origine dell’asma nei piccoli di casa può avere carattere genetico, tanto che alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno individuati i cosiddetti geni dell’asma.  Per raggiungere questo risultato sono stati eseguiti 500 mila test  sui geni di 10 mila bambini e adulti con difficoltà respiratore e 16 mila sani.

La respirazione del bambino, impariamo a controllarla

controllare respiro bambini

Durante i primi anni di vita è piuttosto frequente che i bambini abbiano delle piccole difficoltà respiratorie spesso a causa di raffreddori, catarro e influenze che coinvolgono naso, gola, orecchie e seni paranasali anche dopo essersi risolte. E’ comune infatti che in seguito a una serie di raffreddori le adenoidi possano ingrossarsi e portare il bambino a respirare male con il naso e che durante una normale influenza invece il respiro aumenti di frequenza.

Mentre in alcuni casi non è necessario allertare il pediatra in altri invece è opportuno chiederne il parere perchè prescriva le cure adeguate o, dove necessario, ulteriori accertamenti; ad esempio è opportuno far visitare il bambino che respira male con il naso se va in apnea per qualche secondo durante la notte perchè questo potrebbe indicare un’ostruzione delle vie respiratorie.

L’asma nei bambini, una malattia cronica o temporanea?

asma-bambinoNel nostro paese  un bambino su 10 soffre di asma, ma eseguire una diagnosi definitiva di questa malattia non è facile visto che fino ad una certa età episodi asmatiformi possono presentarsi senza la necessità che in futuro la patologia si cronicizzi. Alcuni bambini infatti hanno problemi respiratori nei primi sei mesi di vita, quando il calibro dei bronchi è più piccolo rispetto alla norma e infiammandosi, impedisce un regolare passaggio dell’aria. Altri bambini invece iniziano a manifestare problemi respiratori se si ammalano di bronchiolite, problemi che ritorneranno nel caso di infezioni virali, ma che tenderanno a scomparire verso i 12-13 anni. Per finire poi esiste una fascia di bambini che sviluppa delle allergie che li porterà ad a convivere con l’asma per tutta la vita.

Acido folico e gravidanza: una nuova ricerca

acido folico in gravidanzaSappiamo bene (e ne abbiamo parlato anche qui all’interno di Tutto Mamma) quanto sia importante per una futura mamma assumere durante il periodo della gravidanza lacido folico in modo particolare se si assumono particolari farmaci, come ad esempio quelli antiepilettici (ma non solo).

Restando proprio in tema acido folico, vogliamo rendervi partecipi dei risultati di una ricerca compiuta dall’Università di Adelaide, in Australia e pubblicata all’interno dell’ American Journal of Epidemiology. E’emerso che le mamme che avevano assunto supplementi di acido folico durante la tarda gravidanza incorrevano in un rischio maggiore del 26% di avere figli che soffrivano di asma allergico durante i primi anni di vita; per arrivare a questa conclusione hanno preso in esame 500 mamme, analizzando le loro abitudini alimentari, il vizio del fumo, gli stili di vita e, appunto l’assunzione di acido folico.