Sapore metallico in bocca, sintomo di gravidanza?

Allergia e asma allergico nei bambini, la causa è troppo zucchero in gravidanza

Allergia e asma allergico nei bambini? Il rischio sembra considerevolmente più alto a causa dell’elevata assunzione di zucchero durante la gravidanza: quel che sembrava essere un’ipotesi, è stata confermata da uno studio osservazionale su circa 9.000 coppie madre-figlio effettuato dai ricercatori del Queen Mary University di Londra e pubblicato sullo European Respiratory Journal.

Sapore metallico in bocca, sintomo di gravidanza?

 

Fino a questo momento le ricerche avevano messo in evidenza l’associazione tra l’alto consumo di bevande zuccherate e asma riscontrata nei bambini, ma non era stata ancora studiata la relazione fra la quantità di zucchero assunta dalla mamma in gravidanza e l’allergia e l’asma nei bambini. 

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Allergie, come difendere i bambini

Continua a salire considerevolmente il numero dei bambini allergici: secondo i dati riportati dalla Società Italiana di Allergia e Immunologia Pediatrica in Congresso a Firenze, circa il 30% della popolazione sotto i 14 anni soffre per la presenza dei pollini che sono aumentati più del 40% a causa del surriscaldamento della Terra.

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Circa il 10% dei pazienti soffre di asma bronchiale (che si riconosce dal respiro faticoso e sibilante)e che viene associata e scatenata da allergie, mentre circa il 20% soffre di rinite allergica (che è un’infiammazione della mucosa nasale che causa prurito, starnuti, scolo nasale acquoso e sensazione di naso chiuso).

Bambini, 5 falsi miti su sport e asma

Fare sport è fondamentale per la salute dei bambini, anche quelli che soffrono di asma. Il consiglio arriva da la Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (Siaip), che mette in guardia i genitori da inutili ansie e indica i 5 principali falsi miti su asma e sport.

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Asma bambini aumento causa inquinamento fumo passivo

Asma bambini in aumento a causa di inquinamento e fumo passivo

Asma bambini  aumento causa inquinamento fumo passivo

Da un recente studio è emerso come molte tra le città italiane siano particolarmente colpite dall’inquinamento, tanto da ritenere che siano a più alto rischio tra quelle Europee. Ciò desta particolare preoccupazione oltre che per ciò che concerne l’ambiente anche per ciò che riguarda la salute dei bambini. Il maggior tasso di inquinamento infatti sarebbe alla base di un incremento delle malattie respiratorie che colpiscono i più piccoli, a partire dall’asma.

Diminuisce rischio asma allergie se mamma lecca ciuccio

Diminuisce rischio di asma e allergie se la mamma lecca il ciuccio

Diminuisce rischio asma allergie se mamma lecca ciuccio

Qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte una mamma che, dopo avere raccolto da terra il ciuccio del proprio figlio, lo mette in bocca prima di restituirlo al bambino, ma, potrebbe ricredersi di fronte gli esiti dello studio del Queen Silvia Children’s Hospital di Goteborg pubblicato sulla rivista Pediatric. A quanto pare questo gesto, del tutto spontaneo, di molte mamme, aiuterebbe a prevenire il rischio di varie allergie e dell’asma. Ciò grazie ai microbi presenti nella saliva della mamma e al contatto di questi ultimi con i piccoli.

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Bambini e allergie al pelo dei roditori, fenomeno in aumento

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L’allergia al pelo degli animali interessa il 10 per cento dei bambini italiani. Mentre un tempo in cima alla classifica dell’animale più “allergizzante” c’era il gatto, oggi accanto a lui hanno fatto la comparsa i piccoli roditori (conigli nani, criceti, cavie e furetti) sempre più diffusi nelle case italiane e non solo come animali da compagnia.

allergia uova bambino

L’allergia alle uova nei bambini è il più diffuso predittore di allergie respiratorie e asma

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Si è svolto di recente a Verona il Congresso Asma bronchiale e BPCO: Strategie per la Governance, un congresso molto importante per le mamme perchè è stata l’occasione per la presentazione di una ricerca che ha indagato il legame tra le allergie alimentari e disturbi repiratori cronici e fatto luce sul ruolo dell’allergia alle uova come fattore predittivo del rischio di sviluppare allergie respiratorie e asma.

I valori della mamma condizionano la salute del bambino

Non è solo lo stile di vita della mamma a condizionare la salute dei bambini, ma anche i valori. So bene che questa è una parola un po’ inflazionata, ma secondo uno studio della University of Southern California (USC) Davis School of Gerontology, il senso di famiglia della madre, i principi morali e la cultura hanno un certo peso sulla crescita del piccolo.

Asma e attività sportiva sono compatibili

Forse non tutti i genitori lo sanno, ma chi è affetto d’asma non deve necessariamente evitare l’attività fisica. Anzi, oggi si pensa che lo sport possa essere in alcuni casi un fattore d’ausilio nei casi di asma nei bambini, a patto che ciò che il bambino andrà a praticare sia conciliabile con le sue condizioni e soprattutto che gli istruttori e gli operatori sportivi siano preparati ad affrontare problemi e complicazioni eventuali.

Per quanto riguarda il primo aspetto, ci sono dei distinguo da fare, perché esistono gli attacchi di asma provocati da una patologia/disturbo cronici e quelli indotti da esercitazione (EIA)

Quest’ultimo tipo di asma si presenta soltanto durante l’attività fisica, attraverso la  restrizione o la presenza di spasmi dei canali polmonari che si infiammano, e può essere provocata da diversi fattori, di cui i più comuni sono l’aria secca e troppo fredda e soprattutto l’inquinamento e la presenza di allergeni.

Il nuoto non espone i piccoli al rischio di asma e allergie

Il nuoto non espone i bambini al rischio di asma e allergie, almeno non se praticato a livello amatoriale, una o due volte a settimana. Questo è quanto emerso da uno studio pubblicato su American Journal of Respiratory and Critical Care Medecine basato su un campione di 6000 bambini seguiti dalla nascita fino ai dieci anni di età.

Gli studiosi sono giunti alla conclusione che i bambini che frequentano la piscina non corrono maggiori rischi degli altri di sviluppare asma e allergie a causa del cloro presente nell’acqua, anzi il nuoto è associato a una migliore funzionalità polmonare e a minori sintomi respiratori in bambini asmatici. Viene così smentito il risultato di studi precedenti che avevano creato qualche allarmismo di troppo tra le mamme dei giovani nuotatori.

L’asma nei bambini può dipendere dall’abuso di paracetamolo

Per curare la febbre il farmaco più usato è il paracetamolo. Purtroppo però i genitori abusano un po’ troppo di alcuni prodotti terapeutici non rispettando esattamente la prescrizione o le dosi. Il paracetamolo, infatti, andrebbe somministrato solo in caso di febbre alta e non per una banale influenza o magari ai primi sintomi di raffreddamento.  Questa brutta abitudine ha delle conseguenze gravi, come l’asma e le allergie.

A dare l’allarme è stato uno studio della University of Otago Wellington che ha dimostrato che nei bambini con meno di 15 anni una somministrazione sbagliata di paracetamolo può triplicare il rischio di sviluppare asma e allergie molto gravi, oltre al fatto che il corpo ha bisogno della febbre per attivare le sue difese immunitarie che, invece, possono essere “soppresse” dall’utilizzo erroneo di questo farmaco.

Pavimenti PVC: rischio asma e allergie nei bambini

Tutti i genitori lo sanno: l’arredamento della cameretta dei propri bambini e di tutti gli ambienti che frequentano è molto importante sia per il loro benessere che per la loro salute. L’ultimo allarme a tal proposito riguarda i rischi dei pavimenti in PVC.

I pavimenti in PVC sono, al giorno d’oggi, molto diffusi e sono realizzati da rotoli o piastre rivestiti di materiale plastificato, resistente ed elastico. Sono impiegati anche per le pavimentazioni delle scuole e delle palestre in quanto antiscivolo e facili da pulire grazie a strette giunture dove lo sporco non riesce ad annidarsi. Una recente ricerca svedese ha dimostrato che questi pavimenti sarebbero dannosi per la salute dei bambini e che, in particolare, aumenterebbero il rischio di sviluppare asma ed allergie. Nello specifico, lo studio condotto dal dal dottor Fredrik Carlstedt del Centro ricerca cure primarie di Karlstad, in Svezia e presentato per la prima volta in occasione del congresso dell’ERS (Società Europea di Medicina Respiratoria), dimostrerebbe che i bambini che entrano in contatto con i pavimenti in PVC assorbirebbero i cosiddetti flatati tossici.

L’asma nei bambini ha origine genetica

Tra allergie e intolleranze alimentari, sono in aumento i bambini che purtroppo soffrono d’asma.  Per i genitori la preoccupazione è molto elevata, perché gestire le crisi nel modo più corretto e tempestivo non è sempre facile. Ci sono però ottime notizie in campo scientifico.  È stato scoperto che l’origine dell’asma nei piccoli di casa può avere carattere genetico, tanto che alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno individuati i cosiddetti geni dell’asma.  Per raggiungere questo risultato sono stati eseguiti 500 mila test  sui geni di 10 mila bambini e adulti con difficoltà respiratore e 16 mila sani.

Stress in gravidanza? Il bambino potrebbe sviluppare l’asma

stress in gravidanza e asma

Attenzione allo stress in gravidanza, perché potrebbe far sviluppare l’asma nel nascituro. Ad affermarlo è uno studio dell’Harvard Medical School che sarà pubblicato a breve sull’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.

Lo studio è stato condotto su 557 donne dal diverso stile di vita e abitanti in diverse città, per la maggior parte appartenenti a minoranze etniche, con situazioni personali difficili, e con pesanti difficoltà economiche; a queste donne è stato dato un questionario sui livelli del loro stress domestico.