Tagesmutter, ovvero la Casa Nido

tagesmutter

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato del micronido come alternativa all’asilo tradizionale; oggi vi proponiamo un’altra soluzione, cioè quella offerta dalle tagesmutter. Tagesmutter è una parola che viene dal tedesco che significa “mamme di giorno” e che indica un servizio che una mamma, o una baby sitter di professione, dopo aver seguito dei corsi organizzati dai Comuni, offre per accudire ed allevare bambini di un’età compresa tra gli 0 e i 6 anni.

Il servizio, che in Italia prende il nome di Casa Nido, viene offerto presso l’abitazione della mamma che lo fornisce; l’orario nel quale la mamma si occuperà del bambino è molto flessibile, perché saranno i genitori del piccolo a decidere per quanto tempo resterà presso la Casa Nido, che tra l’altro, ha il vantaggio di essere molto vantaggiosa a livello economico rispetto ad un asilo tradizionale.

Le normative relative alla Casa Nido variano a seconda dei Comuni, ma in linea di massima sono richiesti 4 mq di spazio a bambino e un numero massimo di 5 piccoli frequentanti.

Inserimento all’asilo nido: come affrontare questo delicato momento

inserimento all'asilo nido

Il momento dell’inserimento del bambino all’asilo nido è piuttosto delicato perché è la prima occasione in cui il piccolo si stacca dalla mamma e “affronta il mondo” da solo. Per questo, il nido deve essere un ambiente che consenta al bambino di fare delle esperienze che lo aiutino sia nella crescita emotiva che in quella intellettuale.

L’inserimento all’asilo nido deve avvenire con gradualità e in un ambiente che lo faccia sentire a casa e che non crei un distacco troppo eccessivo con quello famigliare; per questo viene richiesta la collaborazione da parte dei genitori e gli inserimenti vengono fatti a piccoli gruppi. I primi giorni al nido avvengono con la presenza di un genitore, che accompagna il piccolo e vive con lui i momenti nuovi , in modo da infondergli fiducia e sicurezza; poi, dopo qualche tempo si allontanerà ma non per molto, in modo da non spaventare il piccolo. L’ultimo passo è determinato dalle educatrici, che in base al comportamento del bambino, sapranno individuare qual è il momento più opportuno per far iniziare al piccolo la frequentazione completa dell’asilo.

I bambini vivono come un momento di crisi il passaggio dalla rassicurante situazione domestica a quella estranea di un ambiente nuovo, ma dopo un comprensibile momento iniziale di smarrimento, se il bambino si sentirà “al sicuro”, tutte le paure svaniranno.

Il micronido, ossia l’alternativa al classico asilo nido

micronido

Il micronido è un asilo nido simile a quello tradizionale soltanto di dimensioni più ridotte, che può accogliere al massimo 10 bambini di un’età compresa tra 0 e 3 anni.  I micronidi sono regolamentati dalle Asl di appartenenza che devono valutare, per prima cosa, l’idoneità dei locali nei quali verranno ospitati i bambini, anche se essi sono di meno rispetto a quelli di un nido tradizionale.

I locali che obbligatoriamente dovranno essere presenti nel micronido sono: una stanza dedicata all’accoglienza, la mensa, la sala dei giochi, la sala in cui bambini potranno riposare e due bagni, uno per i bambini e uno per le maestre; requisito indispensabile del micronido è che il personale che il personale che si occupa dei bambini sia in possesso della qualifica di educatore professionista.

Dal punto di vista didattico, i programmi dei micronidi non sono diversi da quelli degli asili nido tradizionali, però i vantaggi di affidare il proprio bimbo ad una struttura del genere sono diversi; innanzi tutto, gli educatori, dovendosi occupare di meno bambini, potranno seguirli con maggiore cura ed attenzione, e poi, essendo di solito gestito in prima persona da chi lo avvia, è in grado di offrire rette molto più competitive rispetto ai classici nidi.

Asilo nido privato: in arrivo voucher

asilo nido

Crescere un bambino comporta delle spese non indifferenti e questo già a partire dall’inserimento nell’asilo nido. Proprio quest’anno sono stati numerosi i bambini tagliati fuori da quelli comunali e non tutti possono permettersi la retta dei vari asili nido privati. Proprio a questo proposito vogliamo informarvi di un’importante iniziativa a cura della Regione Emilia-Romagna che erogherà anche per il 2010 (e per il 2011) un buono (o voucher) del valore massimo di euro 250 al mese proprio per aiutare le famiglie a sostenere il costo dell’asilo nido di infanzia.

L’iniziativa già avviata nel corso del 2009 viene realizzata grazie al contributo del Fondo sociale europeo (Fse). Se si considera che sono molte le mamme costrette a lasciare il proprio lavoro dopo la nascita di un figlio si spera in questo modo anche di aiutarle a conciliare la carriera e la maternità.