costo regioni, asilo, sgabelli asilo nido, concorso

Asili nido, la mappa dei costi nelle regioni

Quanto costano gli asili nido per le famiglie italiane? La spesa è consistente tanto che gli stessi asili nido sembrano entrare di diritto all’interno della battaglia elettorale: la proposta di lanciare gli asili gratis per tutti arriva dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni e dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

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D’altra parte il costo degli asili nido è alto e incide non poco sul budget delle famiglie italiane: la mamma dei costi è stata recentemente effettuata da Ciattadinanzattiva che ha messo in evidenza che in media una famiglia media italiana che ha un bambino al nido e un altro alla materna o primaria, spende al mese 380€, nel dettaglio, 301€ per la retta dell’asilo e 80€ circa per la mensa.

nido

Il nido fa bene ai bambini, li rende più sani

nido

Avete deciso di mandare il vostro bambino al nido oppure avete scelto un’altra opzione? Non è facile decidere quale sia la soluzione migliore. Le mamme e i papà spesso si sentono in colpa, anche perché il periodo di inserimento è faticoso e non tutti i bimbi la prendono molto bene. Poi ci sono alcuni fortunelli che hanno i nonni a disposizione, ma è normale anche chiedersi: posso caricare i genitori anziani di una tale responsabilità? È questo l’unico modo per abbattere il costo della salatissima retta?

Violenza negli asili

Numerose le storie di asili lager e maestre violente, come proteggere i bambini?

Violenza negli asili

Mandare il proprio bambino all’asilo è un’esigenza. Queste strutture sono fondamentali per permettere ai genitori di lavorare e al tempo stesso per stimolare la crescita e la socializzazione dei bimbi. Resta il fatto che dividersi dal proprio piccolo è molto fatico e ci vuole un atto di fiducia, perché affidiamo la cosa più preziosa che abbiamo nelle mani di un estraneo.  Come mai questa riflessione? Ovviamente alla luce di recenti fatti di cronaca, che purtroppo hanno svelato ancora una volta asili lager e maestre violente.

Posti all’asilo? Una merce rara

Si parla spesso di lavoro femminile e di quanto siano vecchie le famiglie italiane. Si fanno pochi figli nel Belpaese e sono sempre più numerose (quasi il 25 percento) le donne che perdono il lavoro o ci rinunciano a seguito di una gravidanza. Come mai? Mancano le strutture sociali e di conseguenza manca l’assistenza alle famiglie. Lo dimostrano i dati sulla disponibilità dei posti all’asilo.

Servizi per la prima infanzia, il puzzle italiano

Appena ieri vi abbiamo parlato dei dati sconfortanti emersi dal secondo Atlante Save the children sulla condizione di bambini e adolescenti italiani. Oggi torniamo sull’argomento per approfondire un altro aspetto della questione che abbiamo volutamente tralasciato in precedenza, quello relativo alla diffusione dei servizi per la prima infanzia sul territorio nazionale.

bambini asilo nido

40 anni fa la legge sugli asili nido

bambini asilo nido

2 dicembre 1971: viene approvata in Senato la legge sugli asili nido. Lo stato decide finalmente di istituire delle proprie strutture per venire incontro alle esigenze delle famiglie. In molte città d’Italia oggi si festeggia questo avvenimento, ma in realtà ancora si discute sulla qualità del servizio.

Quando ho mandato mia figlia al nido aveva appena quattordici mesi e mi sono sentita davvero male. Non avevo scelta però, perché io e mio marito non abbiamo nessuno che possa darci una mano. Certo, siamo stati fortunati. Non in tutti i paesi/città è facile entrare in graduatoria e spesso ci si trova di fronte a veri e propri paradossi.

Asilo nido e baby sitter: così le donne vogliono lavorare fino a 67 anni

Asili nido e baby sitter: ecco cosa vogliono le donne per lavorare di più e fino a 67 anni. E’ questo il curioso sondaggio della camera di commercio di Monza e Brianza alla luce della lettera che il governo italiano a Bruxelles approposito di innalzare l’età pensionale sia per gli uomini che per l edonne a 67 anni. Se ci fosse un ticket sociale, vale a dire un contributo per servizi sociali e famigliari venendo così incontro alle esigenze di conciliazione, i lombardi lo vorrebbero impiegare per il welfare dedicato alla cura dei figli (oltre il 60%), più che ad una badante (4,7%), che a quell’età potrebbe servire.

preparare corredino asilo nido

Asilo nido, prepariamo insieme il corredino

 preparare corredino asilo nido

Tra pochi giorni ricomincia la scuola, e la caccia a zainetti, astucci e quaderni è oramai quasi terminata. Anche per i più piccini, i bimbi che andranno all’asilo nido, c’è però un corredino da preparare: ecco alcuni consigli che spero vi possano essere utili, ricordando comunque che le richieste possono variare da asilo ad asilo.

asilo nido rapporto Istat

Asili Nido, rapporto Istat sulla situazione in Italia

asilo nido rapporto Istat

Da poco più di una settimana, ultimi in ordine di tempo tra le varie strutture educative e scolastiche, hanno chiuso i battenti anche gli asili nido, una risorsa importantissima soprattutto per le mamme che lavorano e che dunque non hanno la possibilità di stare a casa con i propri figli. Ma qual è la situazione degli asili nido in Italia, quanto a diffusione del servizio e a utenza che riesce ad accogliere? 

Telecamere negli asili: favorevoli o contrari?


Dopo i casi di maltrattamenti su bambini agli asili nido Cip e Ciop di Pistoia e recentemente al Primi passi di Casarile, in provincia di Milano, si prospetta il ritorno al dibattito dell‘istallazione di telecamere a circuito chiuso all’interno delle strutture educative destinate ai bambini di età compresa tra i 3 mesi ed i 3 anni.

Nulla trapela dagli schieramenti politici che tra elezioni amministrative e referendum sembrano monopolizzare l’opinione pubblica su altri temi d’attualità. E anche la voce del web sembra assopita, la stessa capace di scatenare un tam tam con Facebook e Twitter che ha coinvolto l’Egitto in una sommossa popolare di proporzioni epocali.

Queste però, non mi sembravano ragioni valevoli per non condividere un dubbio che in questo momento potrebbe turbare tante mamme che questa mattina hanno mandato i figli all’asilo: se ci fossero le telecamere di sorveglianza, vi sentireste più tranquille?

Asili nido, la crisi italiana

Gli asili nido, si sa, in Italia non hanno mai avuto grande fortuna. Sempre troppo pochi, sin dallo loro nascita, per venire incontro alle esigenze delle mamme lavoratrici, che avevano visto un lieve miglioramento della situazione (i posti nido erano saliti dal 10 al 17% in tre anni) grazie a un finanziamento straordinario emanato nel 2007, sembra si stiano dirigendo verso un nuovo periodo nero.

I soldi stanno per finire e i comuni non se la passano tanto bene. Risultato? L’asilo diventa low cost nel senso più deteriore del termine; ha fatto tanto discutere in questo senso la decisione del sindaco di roma Alemanno di concedere appalti a prezzo stracciato ad alcune cooperative che hanno accettato di accudire i piccoli per una somma di 475 euro a bambino quando il minimo necessario per garantire gli standard di qualità è di 700 euro.

Crescere nel verde, arriva l’agriasilo

agriasilo

Credo sia il sogno di ogni mamma quello di vedere i propri figli crescere in un luogo immerso nel verde, a contatto con la natura e con i coetanei; un sogno che per molte mamme sembra destinato a diventare una splendida realtà. Sono sempre più numerosi infatti, soprattutto nel nord della penisola, i cosiddetti agriasili veri e propri asili nido ospitati presso aziende agricole.

All’interno di queste strutture, dotate di tutto quanto necessario all’accoglienza dei piccoli ospiti, i bambini hanno non solo l’opportunità, negata loro dal fatto di vivere in un contesto urbano, di conoscere i ritmi della natura e stare a contatto con gli animali, ma anche di nutrirsi di cibi genuini prodotti direttamente nell’orto dove ogni giorno si svolgono le attività di gioco ed educative che li vedono protagonisti (per non parlare poi della qualità dell’aria che respirano!)

Come scegliere tra la tata e l’asilo nido

tata

Le mamme lavoratrici che dopo il periodo concesso loro dalle legge devono tornare al posto di lavoro si ritrovano a dover fare una scelta: tata o asilo nido. Problema che non si pone se si ha la possibilità di lasciarlo ai propri genitori.

Per quanto riguarda il discorso tata i rischi principali riguardano il fatto che la persona scelta potrebbe poi rivelarsi poco seria e/o poco affidabile. Tuttavia la tata solitamente recandosi a casa elimina ad esempio il problema di svegliare il piccolo e di farlo uscire anche nelle giornate più fredde. Una tata inoltre permette turni di lavoro un po’ più lunghi e flessibili rispetto a chi sceglie l’asilo nido (anche se alcuni asili nido si stanno adeguando ai turni di lavoro dei genitori).