Prima c’erano le soap opera, poi i personaggi famosi, adesso, ai tempi di internet, ci sono le App a dare lo spunto ai genitori sul nome da dare al proprio bebè. Ed è così che la nuova tendenza del 2016 vede comparire sui registri anagrafici una sfilza di nuovi e bizzarri nomi. Che la App Pokémon Go stia facendo impazzire milioni di giocatori in tutto il Mondo (65 solo in America) è cosa risaputa: ora però pare stia oltrepassando i confini di semplice gioco.
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Le App utili in gravidanza
Nell’era di Internet e degli smartphone non mancano delle applicazioni per il cellulare utili per agevolare diversi campi della nostra vita. La gravidanza non fa eccezione e ad essa sono dedicate diverse App che, ammettiamolo perchè no, forniscono un valido supporto a chi si appresti ad avere un bambino. Quali sono le migliori app da utilizzare in gravidanza? Eccole di seguito.
PlayKids Talk, la prima applicazione di messaggistica sicura per i bimbi
Può essere considerata come l’equivalente di WhatsApp per i più piccoli. PlayKids Talk, appena arrivata e disponibile sullo store, è un’applicazione di messaggistica destinata ai più piccoli e totalmente sicura. Permetterà ai bambini di poter scambiare con i propri coetanei ma anche con i geniori, zii e nonni, messaggi, foto e file sotto l’attenta supervisione di mamma e papà.
Torino BeBi, arriva l’app dedicata al benessere dei bimbi
Arriva Torino Bebi un’App pensata per il benessere dei bimbi, realizzata da Save the Cildrend con Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Città di Torino. Si tratta di uno strumento utile ed efficace destinato non solo ai genitori ma anche alle istituzioni ed alle associazioni che si pone come scopo quello di mettere on line, in una sorta di mappa virtuale, tutta una serie di servizi per bambini che spaziano da quelli di natura sanitaria a quelli educativi e culturali, da quelli sociali a quelli relativi alle attività del tempo libero, tutti pensati per i bambini torinesi con età inferiore ai 6 anni.
Mobil angel, la app contro la violenza sulle donne
Da qualche tempo a questa parte lo chiamiamo femminicidio. E’ una parola orribile non c’è dubbio e d’altra parte orribile è il suo significato. Il femminicidio è la violenza fisica ma anche psichica degli uomini sulle donne e nell’anno appena trascorso ha mietuto 124 vittime (47 invece gli omicidi sventati). Una donna ogni due giorni nel 2012 ha perso la vita, nel 60 per cento dei casi per mano del proprio compagno o ex compagno dal quale, nel 40% dei casi aveva già subito violenze e/o minacce. Molte di loro erano madri di figli piccoli e in alcuni casi l’aguzzino della loro mamma non li ha risparmiati.
Bambini autistici, nasce una App che aiuta a comunicare con loro
L’autismo è un disturbo molto complesso, per certi versi misterioso, che solitamente comporta una percezione diversa da parte dei soggetti colpiti nei confronti del mondo circostante. Ecco perché quando si parla di autismo non lo si suole definire una malattia, piuttosto un disturbo delle attività psico-mentali che si esplicano nei rapporti interpersonali, nella comunicazione con il mondo esterno e nel comportamento.
iMamma, la app gratuita per le future madri
Costituisce un valido aiuto per le future madri iMamma, la App gratuita che accompagna le mamme in dolce attesa durante tutta la gravidanza, fino al parto. Potremmo definirla come una sorta di agenda, di segretaria e di amica fidata, tutte insieme. Uno strumento davvero valido che svolge diverse funzioni: aiuta a contare i giorni mancanti alla data del parto, fornisce consigli utili sul comportamento da tenere in gravidanza, funge da promemoria per quanto riguarda le visite da effettuare e molto altro ancora.
Leggere con i bambini, i genitori italiani prefersicono la carta all’ebook
Nonostante il moltiplicarsi dell’offerta e il battage pubblicitario che accompagna i libri per bambini in formato digitale, i cosiddetti ebook, il 70 per cento dei genitori italiani preferisce leggere, o far leggere, ai propri cuccioli i cari libri di carta. A dirlo sono i dati di un sondaggio online presentato in occasione di Toc Bologna 2013.
I bambini imparano ad usare il touch prima della penna
In una società contraddistinta dall’avento di una tecnologia sempre più alla portata di tutti (non c’è famiglia che oggi come oggi non possieda un personal computer o un telefonino di ultima generazione) non c’è poi molto da sorprendersi nel vedere un bambino, spesso di pochi anni, scorrere con abilità le sue piccole dita su uno schermo touch. Datronde anche i più piccoli, definiti dal magazine The Atlantic, la «Touch-Screen Generation”, trascorrono gran parte del loro tempo a contatto con la tecnologia, basti pensare ai tablet o ai lettori musicali.
Mamme sempre più hi tech lasciano giocare i bambini con smartphone e tablet
Le mamme italiane sono sempre più hi tech e condividono la loro passione per le nuove tecnolgie con i figli. E d’altra parte perchè saremmo qui altrimenti? Secondo i dati di un’indagine del portale Nostrofiglio.it infatti il 68 per cento delle madri con un bambino tra 0 e 5 anni possiede uno smartphone e una su quattro ha un tablet. Oltre la metà di esse non ne nega al proprio figlio l’utilizzo, anzi lo ritiene un passatempo utile e di poco ingombro.
Quando l’Iphone prende il posto del ciuccio
Quando noi eravamo bambine la mamma per distrarci e intrattenerci mentre eravamo in giro ci offriva bambole, peluche e sonaglini o ricorreva all’amato/odiato ciuccio. Al massimo, quando eravamo a casa, ci metteva a guardare la tv mentre sbrigava le proprie faccende domestiche. Noi mamme di oggi invece abbiamo sostituito tutto questo con l’Iphone e similari.
Millenial mothers, le mamme del terzo millennio
Negli Stati Uniti le chiamano le millenial mothers, mamme del terzo millennio, noi le abbiamo più volte definite, anche se in senso più ampio, mamme geek. Sono le madri nate fra il 1977 e il 1994, quelle che dal loro smartphone non si separano mai e lo usano per farci praticamente tutto. A tracciare il loro identikit ci ha pensato un’indagine commissionata, appunto negli Stati Uniti, dalla Meredith Parents Network, una società editrice che pubblica diverse testate dedicate a genitori e bambini.
Le app per gestire la gravidanza
Sappiamo già che la gravidanza, evento di vita un tempo rivestito da un’aura di mistero, è ipermedicalizzata. Ben venga, se questo può aiutarci a prevenire patologie e complicanze e a salvare delle vite. Quello che forse non ci aspettavamo è che alla medicalizzazione sarebbe seguita la digitalizzazione. Sono diverse infatti le applicazioni (meglio note semplicemente come app) messe a punto per aiutare la futura mamma a gestire e monitorare la gravidanza addirittura minuto per minuto.
Da Apple arriva iMamma, l’applicazione per gestire la gravidanza
Dal mondo Apple, arriva una nuova applicazione per iPhone rivolta alle donne in dolce attesa, per accompagnarle nella grande avventura che è la gravidanza: si chiama iMamma e dal 25 aprile è scaricabile gratuitamente dall’Apple store.
Se siete amanti della tecnologia, appassionate di iPhone, se aspettate un bambino e volete tenere sotto controllo ogni aspetto e momento della gravidanza, questa è senz’altro l’applicazione che fa per voi.
Ideata da un giovane informatore medico palermitano, Riccardo Fertitta, iMamma è già una delle applicazioni più scaricate su iTunes.