Tra le maggiori cause di morte neonatale ci sono le infezioni. L’unica cura contro tali patologie risiede, come ben sappiamo, nell’utilizzo degli antibiotici i quali, in alcuni casi, però, possono risultare inefficaci. Ciò in quanto alcuni batteri, quelli antibiotico-resistenti, la cui presenza è sempre più numerosa, ha messo in allarme i medici della Società Italiana di Neonatologia. Il pericolo è che, in presenza di tali batteri, non si riesca a trovare una cura adeguata e capace di salvare la vita dei piccoli. ù
antibiotici ai bambini
Antibiotico ai bambini, quando darlo?
Si è parlato spesso, negli ultimi anni, di abuso di antibiotici. Ed in realtà, nonostante la loro introduzione sia stata una manna dal cielo riducendo notevolmente il tasso di mortalità infantile, non possono essere somministrati in qualsiasi occasione. Come gli stessi ricercatori dicono da tempo, gli antibiotici vengono prescritti ai bambini più spesso di quanto sia necessario, soprattutto in Italia.
Antibiotico ai bambini, troppi farmaci potrebbero farli ingrassare
Quante volte avete già dato l’antibiotico ai bambini? Sono farmaci importanti, di uso comune che hanno rivoluzionato la medicina. C’è però un problema, spesso se ne abusa. L’uso di antibiotici durante l’infanzia, specie se prolungato e ripetuto, può causare aumento di peso e anche rendere più difficile perdere chili di troppo. A sostenere questa tesi è uno studio molto importante, condotto da Brian Schwartz della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health a Baltimora e pubblicato sull’International Journal of Obesity.
Allarme super batteri: evitare l’uso inappropriato di antibiotici nei bambini
La nostra vita e quella dei nostri bambini ha una minaccia in più: sono i super batteri, resistenti agli antibiotici. Purtroppo dobbiamo sentirci responsabili di questi nuovissimi germi, perché la causa principale del loro sviluppo è l’uso non appropriato degli antibiotici sia negli uomini che in ambito veterinario, ovvero negli animali che entrano nella catena alimentare e vengono consumati.
Antibiotici e obesità infantile, esiste un legame
I farmaci sono preziosi, hanno cambiato le nostre vite e ci permettono di guarire più velocemente, anche da malattie sciocche, un tempo letali. Gli antibiotici, però, spesso sono somministrati con un po’ troppa leggerezza. E un nuovo studio ha dimostrato che i piccoli sottoposti a cicli ripetuti di antibiotici sono più a rischio di diventare obesi rispetto a quelli che assumono meno farmaci.
I pediatri danno l’allarme: per i prossimi 5 anni non ci saranno nuovi antibiotici
Gli antibiotici sono dei farmaci letteralmente salvavita e sono molto usati, a volte abusati, in età pediatrica. Per anni hanno rappresentato lo scoglio sicuro cui approdare: molto spesso venivano somministrati più per far star sereni i genitori, che per la reale necessità dei bambini. Si sta assistendo a un’importante inversione di rotta da parte dei pediatri italiani: gli antibiotici si devono assumere in modo appropriato a seconda del singolo caso e soltanto quando siano realmente necessari.
Antibiotici ai bambini, come e quando darli
Gli antibiotici rappresentano dei farmaci di grande importanza. Capaci di migliorare la possibilità di cura di un numero considerevole di malattie, un tempo causa anche di morte, continuano ad essere uno dei farmaci più utilizzati in età pediatrica. Sostanzialmente la loro azione permette l’eliminazione dei batteri grazie alla loro uccisione o comunque grazie al fatto di impedirne la moltiplicazione. Fermo restando quanto appena detto, il loro utilizzo dovrebbe sempre essere oculato e mirato a quello che il loro scopo preveda, oltre ad essere legato alla supervisione del medico. Ecco, a questo proposito, una piccola guida riguardante la somministrazione degli antibiotici ai bambini: come e quando darli.
Troppi antibiotici ai bambini in Italia
Si è appena conclusa la 25esima edizione del Congresso Nazionale della Sipps, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale. Tra le tematiche affrontate, ciò che è emerso, tra l’altro, è un consumo eccessivo di antibiotici in età infantile. Tra le cause principali da un lato la difficoltà nell’individuazione della diagnosi microbiologica dell’infezione e dall’altro l’insistenza dei genitori. La prescrizione degli antibiotici è una scelta che non dovrebbe essere effettuata a cuore leggero, specie in vista degli effetti collaterali. Ciò ad esempio può essere causa di un aumento delle resistenze batteriche che oltre che sulla salute individuale, in un certo qual modo, influisce anche sulla pubblica sanità.
Gli antibiotici sono i farmaci più utilizzati in età pediatrica, ma servono sempre?
Sono anni che si discute sull’uso degli antibiotici, spesso somministrati ai bambini (ma anche agli adulti) quando non realmente necessari. A fare il punto è stata una tavola rotonda di esperti in pediatria durante la Consensus Conference di Bologna. Gli antibiotici sono i farmaci più usati per la cura delle malattie infantili (soprattutto per le infezioni delle vie respiratorie).
Il latte materno combatte la resistenza agli antibiotici
Complice la diffusione massiccia e l’uso, a volte sconsiderato, degli antibiotici molti batteri altamente nocivi per la nostra salute hanno sviluppato una vera e propria resistenza verso questo tipo di farmaco. E’ il caso dello Streptococcus pneumoniae, diventato resistente alla pennicillina e dello Staphylococcus aureus, diventato resistente alla meticillina.
Curare i bambini con gli antibiotici: gli italiani sbagliano le somministrazioni
Gli antibiotici sono sempre una materia delicata e spesso i genitori sbagliano nella somministrazione ai bambini. A sostenere questa tesi è una nuova indagine, il progetto ARPEC, uno studio di sorveglianza finanziato dall’Unione Europea (UE) nel 2010. Italia, Grecia e Spagna utilizzano meno bene questi prodotti rispetto ai Paesi del Nord Europa.
Antibiotici ai bambini, perchè tante prescrizioni?
Vi siete mai chieste perchè gli antibiotici vengono prescritti con tanta frequenza ai bambini anche quando non ce ne sarebbe bisogno? E’ proprio questa domanda che si sono fatti i pediatri della Sip (Società Italiana di Pediatria), riuniti a Congresso negli scorsi giorni a Roma, ragionando sui risultati del Rapporto Arno presentato mercoledì scorso e curato da Cineca (Consorzio interuniversitario di Bologna).
Smog, i bambini di Milano sono i più colpiti
I bambini di Milano soffrono di infezioni respiratorie più dei loro coetanei sparsi in tutta Italia; ciascuno di essi totalizza infatti sei o sette episodi nei primi tre anni di vita e quattro-cinque nei successivi. Si parla del 30-35 per cento in più rispetto ai bambini che vivono al centro-sud o ocomunque lontano dalla città.
Il dato, a dir poco sconcertante, è stato diffuso dal direttore della Clinica Pediatrica I dell’Università statale, Susanna Esposito e da Maria Francesca Patria dell’ambulatorio di Pneumologia e allergologia pediatrica (attivato proprio quest’anno all’interno della Clinica) secondo le quali durante l’inverno otiti, tonsilliti e raffreddori, nel migliore dei casi, costringono a letto da una a tre volte al mese i piccoli che vivono nel capoluogo lombardo.
Lo zinco protegge i bambini dal raffreddore e riduce l’uso degli antibiotici
Sappiamo già che lo zinco è un minerale fondamentale per l’organismo: concorre alla sintesi delle proteine e alla formazione del collagene, è fondamentale per lo sviluppo degli organi riproduttivi, garantisce il buon funzionamento della prostata e svolge una funzione protettiva del fegato. Ma c’è di più; oggi infatti sembra dimostrato anche che lo zinco aiuta i nostri bambini a guarire dal raffreddore e riduce l’assunzione degli antibiotici.
A dirlo sono gli esperti della Cochrane Library che hanno analizzato quindici studi sulle terapie antiraffreddamento condotti dal 1984 ad oggi; più precisamente la revisione condotta ha permesso agli esperti di concludere che i bambini che assumono zinco, o meglio integratori a base di zinco, una volta al giorno hanno una probabilità tre volte inferiore di prendersi un raffreddore rispetto ai bambini che non lo fanno.