L’obesità infantile può dipendere dalla carenza di Vitamina D

Il vostro bimbo è cicciottello eppure siete sempre molto attenti all’alimentazione? Care mamme, non tutto dipende dalla dieta. Magari non date al piccolo cibo spazzatura o prodotti confezionati, ma non è detto che il suo corpo non faccia i conti con un altro problema che causa l’accumulo di grasso, specialmente intorno alla vita.  I ricercatori dell’Università del Michigan (Usa) sostengono che un deficit di vitamina D potrebbe nascondersi dietro i chili di troppo dei bambini.

Gli esperti, inoltre, ricordano che il grasso accumulato nella zona del girovita è quello più pericoloso per la salute perché espone al rischio di diabete di tipo 2, malattie cardiache e la famosa sindrome metabolica, che spesso viene poco tenuta in considerazione. Ecco quindi che la raccomandazione è quella di fare molta attenzione al peso del piccolo, non per mere questioni estetiche, ma affinché si possano prevenire certi disturbi.

Le ricette di Cotto e Mangiato: cucinare pizza e panzerotti con i bambini

Eccoci con due semplici ricette di Cotto e Mangiato, la rubrica di cucina firmata da Benedetta Parodi che insegna a preparare manicaretti buonissimi anche a chi non è esperto o ha poco tempo. Oggi ci occupiamo della pizza e dei panzerotti. Sono due piatti che piacciono moltissimo ai bambini e tra l’altro sono anche un modo per stimolare loro lappetito, quando non hanno tanta fame. Come? Facile,  preparandoli insieme a loro. Cucinare è un gioco che stimola moltissimo la fantasia e le capacità manuali, come il Didò. La ricetta dei panzerotti tra l’altro si presta benissimo. Vediamola insieme.

Panzerotti con pomodoro e mozzarella di Cotto e Mangiato

Ingredienti

  • 500 gr di pasta per la pizza
  • 2 mozzarelle
  • 2 pomodori
  • Basilico
  • Sale q.b
  • Olio di semi

Procedimento

Non c’è bisogno che facciate la pasta, vi basterà comprarla al supermercato o dal panettiere già pronta. Una volta a casa, aiutandovi con un po’ di farina, la dovete stendere sottile (2 o 3 millimetri) e tagliarla a quadratini. A questo punto potete farvi aiutare dai bambini. La ricetta di Cotto e Mangiato prevede che in ogni quadratino mettiate un cubetto di mozzarella, qualche pezzetto di pomodoro, un pizzico di sale e una foglia di basilico. Poi lo chiudete con le mani a triangolino. Quando sono tutti pronti, scaldate l’olio di semi e una volta caldo, inserite i panzerotti. Quando si gonfiano e diventano ben dorati, sono pronti. Scolateli e asciugateli bene con la carta.

Come comportarsi se il bambino mangia troppo

E’ facile sentire i genitori lamentarsi perché il bambino non mangia: ha poco appetito e non finisce mai ciò che ha nel piatto. È sempre più comune però avere a che fare con piccoli che invece mangiano troppo e non per fame. Questo è un problema per tanti bimbi, infatti, hanno un rapporto col cibo quasi morboso e il loro desiderio di cibo sembra non placarsi mai. Ma come si fare dire no? E qui si cade nell’errore: quello di concedere troppo a rischio però non dell’educazione, ma della salute di vostro figlio.

È abbastanza normale nel corso della vita avere momenti di appetenza maggiore e minore, bisogna però capire se il cibo diventa una valvola di sfogo per un problema più grande. Può succedere nei periodi di difficoltà a scuola, o quando i mutamenti del corpo procurano imbarazzi e non li si sa gestire: gli alimenti si trasformano in una rassicurazione.

I cibi da evitare nel primo anno di vita del bambino

cibi vietati bambini

Quando comincia lo svezzamento, i neogenitori sono invitati da più parti alla prudenza.  Questo avviene perchè  alcuni alimenti potrebbero non essere tollerati dal piccolo e, data la loro natura, esporlo al rischio di sviluppare allergie. Si tratta di cibi che vanno quindi introdotti nell’alimentazione del bambino in maniera graduale e solo a partire da una certa età, quando questo avrà sviluppato in maniera adeguata tutte le sue difese. E’ il caso del pomodoro, del tuorlo d’uovo, di fragole, kiwi e delle spremute di agrumi che non devono essere somministrati al bambino prima dell’ottavo-nono mese di vita.

Durante il primo anno di vita è bene anche evitare di aggiungere il sale alla pappa e al brodo vegetale. Il sale aggiunto a quello già contenuto negli alimenti favorisce infatti l’instaurarsi dell’abitudine ai gusti troppo forti condizionando inevitabilmente le preferenze del piccolo già in tenera età. Un bambino abituato a mangiare salato sin dalla tenera infanzia manterrà anche da adulto questa predilezione con l’inevitabile rischio di sviluppare patologie cardiovascolari.

Svezzamento vegetariano e vegano: cosa c’è da sapere

svezzamento vegetariano

I vegetariani eliminano dalla propria alimentazione e da quella dei figli, anche in fase di svezzamento, la carne e il pesce, altri, come i vegani e i macrobiotici puri, rifiutano l’uso di molti derivati animali, fino a rinunciare anche al miele.

Il rispetto per la diversità fisica e mentale di un bambino in paragone di un adulto, dovrebbe consigliare la scelta migliore per lui, indipendentemente dalle convinzioni mediche, filosofiche o religiose dei genitori: negli Stati Uniti, alcuni giudici hanno dichiarato che imporre ai figli questo tipo di alimentazione è un vero e proprio abuso di minore, e le statistiche dimostrano che una rigida alimentazione macrobiotica o vegana può danneggiare lo sviluppo del bambino durante il suo primo anno di vita.

Nutrire un lattante con queste regole severe sarebbe difficile anche per un esperto di alimentazione: i bisogni di nutrienti devono essere attentamente panificati e il gran volume dei vegetali e la loro minore digeribilità può dare dei problemi al bambino in fase di crescita. Nella dieta vegana e macrobiotica la scarsezza di acidi grassi riduce la quota calorica, la ricchezza di fibre riduce la disponibilità di alcuni minerali, e la carenza di alcune vitamine, così quella del ferro, vanno integrate con vitamine di sintesi.