Alcol in gravidanza, il 50% delle mamme in attesa non rinuncia a bere

Quante volte abbiamo parlato di alcol e di gravidanza? Davvero tantissime eppure l’informazione sembra non essere mai a sufficienza, soprattutto in questa particolare fase della vita. In Italia più del 50% delle future mamme bevono almeno due bicchieri di alcol durante il periodo della gravidanza, mentre nel resto dell’Europa si oscilla dal 6% della Svezia all’82% dell’Irlanda.

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Non bere alcol in gravidanza, l’appello dei ginecologi alle mamme

Non bere alcol in gravidanza è importante. Ormai le donne dovrebbero saperlo eppure sono numerose quelle che non perdono il vizio: un’italiana su 3 continua anche durante i 9 mesi della gestazione esponendo il feto a molti pericoli. Per prevenire situazioni assolutamente evitabili, i ginecologi italiani hanno lanciato un appello importante per tutte le mamme in attesa.

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Gravidanza, le donne che desiderano un figlio devono smettere di bere alcol

In diverse occasioni gli esperti hanno parlato dei danni dell’alcol in gravidanza e di sindrome alcolica del feto, eppure le donne non vogliono al bicchiere di vino, e qualcuna anche a qualche concessione in più. Un nuovo studio dell’Università di Helsinki ha dimostrato che anche nelle prime settimane di gestazioni può essere estremamente nocivo, così consigliano alle donne che sono alla ricerca di un figlio di smettere di bere alcol.

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Campagna choc contro l’alcol in gravidanza

Too young to drink

Molto spesso le parole servono a poco, davanti alla potenza delle immagini. Il 9 settembre è caduta una ricorrenza importante: la Giornata internazionale della sindrome feto-alcolica e disturbi correlati. Per quest’occasione, la European FASD Alliance ha lanciato «Too young to drink» (troppo piccolo per bere), una campagna di comunicazione realizzata da Fabrica che ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del rischio dei FASD (fetal alcohol spectrum disorders).

Alcol gravidanza fa male anche piccole quantità

Alcol in gravidanza: fa male anche in piccole quantità?

Alcol gravidanza fa male anche piccole quantità

Da sempre al centro di studi una cosa è certa, bere alcolici durante la gravidanza è altamente sconsigliato per i possibili effetti negativi sullo sviluppo mentale del feto. Ecco perché una volta appurato di essere rimaste incinte, le future mamme dovrebbero evitare il loro consumo. Ciò che però oggi ci si chiede è: l’alcol fa male al bambino anche in piccole quantità? Ovvero, qual è la soglia oltre la quale le bibite alcoliche potrebbero provocare gravi conseguenze sullo sviluppo del feto?

Alcol in gravidanza, quoziente intellettivo più basso per il nascituro anche per piccoli sorsi?

Mentre molte case produttrici di vini e bevande alcoliche hanno iniziato ad indicare in etichetta che il consumo di alcol è fortemente sconsigliato alle donne in gravidanza gli studi sugli effetti del bere in quantità moderate sulla salute del nascituro hanno continuato a rincorrersi fornendo spesso risultati contrastanti. Lo studio di cui vi parliamo oggi però sembrerebbe essere stato in grado di dare una risposta definitva al quesito: bere alcolici in gravidanza, anche in quantità moderate, influisce sul quoziente intellettivo del bambino causandone un abbassamento.

Alcol in gravidanza, a piccole dosi non danneggerebbe lo sviluppo cognitivo

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato di uno studio italiano (condotto dal nostro Istituto Superiore di Sanità) secondo il quale consumare bevande alcoliche in gravidanza potrebbe danneggiare lo sviluppo neurocognitivo del bambino anche se le quantità sono modeste. Più precisamente, gli studiosi nostri connazionali sostenevano che se è vero gravi deficit cognitivi e comportamentali si manifestano nel bambino solo quando la quantità di alcol consumata dalla madre durante la gestazione è massiccia, è altrettanto vero che non esiste una quantità limite al di sotto della quale bere alcolici non rappresenta un rischio per il feto.

Alcol in gravidanza, anche una dose piccola è sconsigliata

Se siete in dolce attesa e pensate che un dito di vino nelle grandi occasioni non possa nuocere alla salute del feto state molto attente. Sembra che abbiate torto. A dirlo è uno studio, italiano stavolta, condotto dall’Istituto Superiore di Sanità.

Secondo i ricercartori dell’Iss, infatti, se è vero che gravi deficit neurologici e comportamentali tipici della cosiddetta sindrome feto alcolica sono legati a un consumo massiccio di alcol in gravidanza, è altrettanto vero che non esiste una soglia minima aldisotto della quale bere alcol durante la gestazione non comporta alcun rischio.

Alcol in gravidanza: Giornata mondiale di sensibilizzazione sulla Sindrome Alcol Fetale e i Disturbi correlati (FASD)

 

Ricorre oggi, venerdi 9 settembre, la Giornata mondiale di sensibilizzazione sulla Sindrome Alcol Fetale e i Disturbi correlati (FASD). Si tratta di una giornata molto importante che mira a sensibilizzare le donne sulle conseguenze del bere alcol in gravidanza e sugli effetti che questa pratica ha sul feto. L’evento ricorre ogni anno e la data dell’iniziativa non è stata scelta a caso ma ha una sua logica: è il nono giorno del nono mese dell’anno proprio per sottolineare l’importanza di non assumere alcol nei nove mesi di gravidanza.

Quando una donna in dolce attesa consuma bevande alcoliche, costringe il suo bambino a bere con lei. L’alcol che la madre assume  passa, infatti, attraverso la placenta e arriva al bambino con conseguenze negative. Questo perché il bambino non possiede gli enzimi utili ad eliminare l’alcol. L’alcol agisce negativamente soprattutto sul cervello del feto compromettendone lo sviluppo.