Secondo una rassegna di ventuno studi, su un totale di settemila pazienti, pubblicata sulla rivista scientifica Jama Dermatology, probiotici, prebiotici e acidi grassi polinsaturi (omega tre e omega sei) svolgono un’azione benefica sulla dermatite atopica diminuendone il rischio di insorgenza e/o riducendone la gravità dei sintomi.
acidi grassi omega 3
La depressione post partum si può prevenire gli omega 3
La depressione post partum è un problema grave, che tocca numerose mamme e che va affrontato con una certa serenità e consapevolezza. Un nuovo studio, condotto dagli esperti dell’Università di Montreal e del Research Centre presso il Sainte-Justine Mother and Child Hospital, ha dimostrato che integrare i livelli di omega 3 potrebbe prevenire il rischio di baby blues.
Mangiare salmone in gravidanza aumenta gli omega 3 nel latte materno
La dieta in gravidanza è fondamentale per lo sviluppo del bambino. Una nuova ricerca dall’università di Reading ha dimostrato che esiste un cibo particolarmente prezioso: il salmone. Questo pesce, essendo una fonte preziosa di acidi grassi, aumenta la presenza di omega 3 nel latte dalla mamma.
Mangiare salmone due volte a settimana fa bene alla mamma e al bambino
Due porzioni di salmone a settimana fanno bene sia alla futura mamma, sia al bambino che sta aspettando. Questo perchè aumentano le difese antiossidanti di entrambi grazie al contenuto elevato di acidi grassi omega 3, selenio e retinolo. A sostenerlo sono i ricercatori dell’Università di Granada che hanno condotto uno studio ad hoc con la collaborazione di un gruppo di donne in gravidanza accomunate da una caratteristica: tutte mangiavano poco pesce.
Neonati sottopeso, gli omega 3 proteggono la salute del loro cuore
E’ più frequente di quanto si creda che i neonati, seppure nati al termine, vengano al mondo sottopeso (ovvero con un peso inferiore alla media del 10 per cento). Questa condizione neonatale li espone a rischi futuri poichè ha delle ricadute a lungo termine sulla salute cardiovascolare. Più precisamente, i bambini nati sottopeso possono sviluppare, nel tempo, un ispessimento della parete arteriosa che rappresenta un fattore di rischio per malattie cardiovascolari.
Pesce, i bambini italiani ne mangiano poco
Secondo una ricerca condotta da pediatri, medici di famiglia e dietisti per conto dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, i bambini italiani mangiano molto meno pesce di quanto dovrebbero. Il sondaggio ha coinvolto un campione di bambini fra i sei e i dieci anni (tutti frequentanti la scuola primaria, quindi).
Dai dati raccolti è emerso che i bambini in quella fascia di età consumano poco più di una porzione di pesce a settimana, contrariamente a quanto stabilito dalle linee guida della SINU (Società Italiana Nutrizione Umana) che ne raccomandano invece un consumo di due-tre porzioni al giorno.
Gli acidi grassi polinsaturi in gravidanza riducono il rischio di allergie nel bambino
Prevenire le allergie alimentare dei nostri bambini, non è semplici, anzi direi che è quasi impossibile. Non è ancora stato trovato un esame che possa identificare o prevedere eventuali reazioni nei bimbi, ciò che però sembra abbastanza evidente è il collegamento tra lo stile di vita e l’alimentazione della mamma e la salute del piccolino.
Omega-3 fondamentali per i piccoli prematuri
Quando ero incinta dei miei due bambini il mio ginecologo oltre a prescrivermi la classica dose di acido folico, mi prescrisse anche un’altra pasticca che si chiamava Aladin DHA dicendomi che era fondamentale per lo sviluppo del bambino. Oggi navigando in rete ho trovato finalmente la motivazione. L’Acido docoesaenoico (DHA) o Omega 3 di cui la medicina era composta si ritiene essere un componente essenziale per il cervello e le guaine di rivestimento e protezione del sistema nervoso e, di conseguenza, indispensabile per la crescita e lo sviluppo del cervello dei bambini. Soprattutto dei prematuri che abbandonando la pancia della mamma troppo presto non possono usufruire degli acidi grassi che si accumulano nei tessuti e che tanto sono importanti per la “costruzione” del cervello che si sta sviluppando.
Gli omega 3 in gravidanza
Le ultime ricerche scientifiche hanno evidenziato l’importanza degli acidi grassi omega 3 in gravidanza, sia per la salute della mamma che del bambino. Gli omega 3 sono dei acidi grassi polinsaturi, essenziali per la salute dell’organismo, che però non vengono sintetizzati dal corpo e che, quindi, devono essere introdotti tramite l’alimentazione o mediante l’assunzione di integratori.
Un giusto apporto di omega 3 è utile per mantenere la produzione di prostaglandine, delle sostanze simili agli ormoni che servono a regolare funzioni importanti dell’organismo; in particolare, questi acidi grassi sono molto utili in gravidanza; purtroppo, però, nelle donne in gestazione essi sono piuttosto scarsi perché quelli della madre li usa il feto per lo sviluppo del proprio sistema nervoso; inoltre, dopo il parto, vengono usati per la produzione del latte materno.