Un aborto spontaneo è un evento casuale, più di uno consecutivamente invece può essere dovuto ad una causa prestabilita. Indagarla e trovarla è fondamentale per cercare di portare a termine la gravidanza successiva. Ecco come si fa, quali esami servono.
aborti ricorrenti
Poliabortività, quando non si riesce a portare avanti una gravidanza
Quando si manifestano 3 o più aborti spontanei consecutivi -entro la 20esima settimana di gestazione- si parla di aborti ricorrenti o poliabortività.Statisticamente parlando, l’aborto spontaneo è un fenomeno molto frequente, meno quando questo si manifesta più volte. In ogni caso noi donne tendiamo sempre a darci in qualche modo la “colpa”, benché raramente la causa sia riconducibile a qualcosa che abbiamo fatto o evitato di fare. Un aborto spontaneo è spesso un qualcosa di fisiologico, che riguarda un errato sviluppo dell’embrione, 2-3 o più possono invece indicare altre cause che è importante cercare con l’ausilio del proprio medico ginecologo.
Malformazioni uterine, utero setto
Le malformazioni congenite dell’utero interessano circa il dieci per cento di tutte le donne e circa il tredici per cento di coloro che vanno incontro ad aborti spontanei ripetuti presentano una qualche forma di anomalia della struttura dell’utero. Anche se in genere sono del tutto asintomatiche è opportuno che il medico valuti la possibilità di una malformazione dell’utero se la donna ha difficoltà a portare a termine una gravidanza o accusi disturbi come dismenorrea e dolori durante i rapporti sessuali.
Malformazioni dell’utero, utero bicorne
Le malformazioni uterine sono anomalie di solito congenite dell’utero che riguardano circa il 10% delle donne. In genere non danno sintomi o problemi particolarmente gravi ma nel 2-3% dei casi possono essere causa di infertilità o aborti spontanei ricorrerenti. Inoltre, dalla presenza di una queste anomalie, anche lievi, possono derivare alcuni disturbi quali dismenorrea (dolori mestruali molto forti), sindrome premestruale con dolori al basso ventre, tendenza precoce a contrarre infezioni delle vie urinarie, anomalie dell’apparato urinario stesso.
Celiachia non curata e infertilità, esiste un legame
Come sappiamo, la celiachia è una malattia causata dall’intolleranza a un componente del glutine, la gliadina. Le persone celiache non possono mangiare gli alimenti che contengono glutine poichè il loro organismo, se lo ingerisce, comincia a produrre degli auto-anticorpi che attaccano i tessuti di intestino, pelle, tiroide e ovaie.
Trombofilia in gravidanza
Cos’è la trombofilia
Con il nome di trombofilia si indica un gruppo di patologie caratterizzate dalla tendenza alla formazione di trombi, ovvero coaguli di sangue all’interno di un vaso sanguigno. Il sangue coagulato all’interno del vaso (vena o arteria) forma una ostruzione che impedisce al sangue di fluire normalmente. La trombofilia può essere congenita o acquisita.
Trombofilia e gravidanza
In gravidanza è normale che il sangue coaguli più facilmente e se la futura mamma è trombofilica questo fenomeno può presentarsi in maniera ancora più accentuata con ripercussioni sulla sua salute e di quella del bambino che porta in grembo. In questo caso infatti è facile che si creino dei trombi a livello della placenta che compromettono l’afflusso di sangue al feto e possono avere come conseguenza morte intrauterina, insufficienza placentare cronica con ritardo di crescita fetale, gestosi, distacco della placenta.
Gli aborti spontanei multipli aumentano i problemi cardiaci
Non ci sono delle buone notizie per quelle signore che purtroppo hanno fatto i conti o stanno facendo i conti con una realtà dolorosa: gli aborti spontanei multipli. Un recente studio, condotto dagli esperti del Cancer Research Centre di Heidelberg, ha collegato questo problema, all’insorgere di eventuali rischi cardiaci nel futuro delle donne. Per l’esattezza, le aspiranti mamme che hanno subito almeno tre aborti hanno cinque volte più alta la possibilità di avere un infarto o un ictus.
Non voglio spaventare nessuno, sono solo statistiche, ma credo sia molto importante valutare bene le conseguenze che certo traumi possono avere sul nostro fisico. I dati sono sostati elaborati dopo aver valutato 11.500 casi di donne con età compresa tra i 30 e i 60. Chiamiamola la fascia della maturità femminile.
Mutazioni genetiche del sangue, trombofilia e gravidanza
Problemi di coagulazione del sangue e gravidanza possono convivere?
Molte donne che provano ad avere figli si ritrovano a fronteggiare realtà sconfortanti come aborti ricorrenti e apparentemente senza motivo, altre magari hanno il primo figlio senza problemi e poi si ritrovano a combattere anni nel tentativo di portare avanti una seconda gravidanza senza però avere successo. In entrambi casi bisogna essere fortunate ed affidarsi a ginecologi esperti, che siano in grado di porsi le giuste domande e prescrivere le analisi idonee.
Quali possono essere le problematiche di coagulazione del sangue causa di aborti ricorrenti?
Frequentemente la causa di questi aborti ricorrenti può essere ricondotta a problematiche relative alla coagulazione del sangue che aumentano il rischio di trombosi venosa, queste alterazioni sono genetiche e a volte non si manifestano con dei sintomi precisi tanto da stupire quando poi vengono diagnosticate. I più comuni difetti genetici sono le mutazioni del fattore V (fattore V di Leiden) e della protrombina, le carenze di antitrombina III, proteina C e proteina S e l’aumento dell’omocisteina. Alcune di queste mutazioni sono molto diffuse come ad esempio il fattore V di Leiden e la protrombina, se dunque la storia clinica personale e famigliare suggerisce la possibilità dell’esistenza di tali difetti ereditari è bene che si facciano delle ricerche prima di iniziare a tentare una gravidanza.