Quando il pediatra, intorno al sesto mese di vita di mio figlio, mi diede il via libera per lo svezzamento, l’idea di far seguire alla crema di riso con il brodino vegetale gli omogeneizzati preparati da me mi stuzzicò subito. Non perchè io non mi fidassi della genuinità di quelli già pronti ma mi piaceva l’idea di essere io stessa a preparare la pappa per il mio cucciolo e di scegliere e controllare tutti gli ingredienti. Inoltre, forte dell’esperienza positiva di una mia cara amica, sapevo che preparare gli omogeneizzati in casa mi avrebbe permesso anche di risparmiare un bel po’ di soldini; fu così quindi che, dopo avere acquistato un piccolo omogeneizzatore (costo circa 40 euro), ed essermi procurata diversi barattolini di vetro dotati di tappo ermetico mi misi all’opera:
Per prima cosa pulì e sterilizzai barattoli e tappi facendoli sobbollire in acqua per una quarantina di minuti, quindi, una volta pronti, li asciugai con un panno di cotone pulitissimo e li misi da parte su un ripiano.
Preparai il brodo vegetale con carote, sedano, cipolle e patate (secondo consiglio del pediatra) e vi misi a bollire dentro un bel pezzo di carne di vitello acquistato dal mio macellaio di fiducia. Non aggiunsi nè sale, nè dado.
Una volta cucinata la carne la tagliai a pezzi e la introdussi poco per volta dentro all’omogeneizzatore insieme a qualche mestolata di brodo.
Dopo aver omogeneizzato il tutto per bene versai la crema di carne e verdure così ottenuta dentro ai barattolini accorgendomi così di essere riuscita anche a procurarmi una bella scorta. Tenni in frigo quelli che avrei utilizzato quel giorno e il successivo e conservai il resto in freezer.
A quel punto non mi restava che osservare la reazione di mio figlio davanti alla novità e attesi trepidante l’ora della pappa per vedere cosa sarebbe successo; giunto il momento fatidico, il cucciolo, con mia grande gioia, si mostrò molto felice e mangiò tutto volentieri confermando la mia impressione di aver fatto un buon lavoro (gli omogeneizzati erano infatti molto gustosi), ragion per cui nelle settimane successive rifeci l’esperienza sia con carne di pollo e tacchino che con pesce (è un po’ più seccante per via delle spine, ma si può fare) e frutta (che però non congelai). Il risultato fu il medesimo: un successo.
E se è riuscito a me che odio cucinare…
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