Ricco di vitamine, proteine, fibre e sali minerali, il farro è un alimento prezioso per la crescita del bambino ed indispensabile per una sana e corretta alimentazione. Il farro, infatti, è un cereale molto nutriente ricco di minerali come calcio, fosforo, sodio, magnesio e potassio fondamentali per lo sviluppo psico-fisico del bambino. Le numerose proteine contenute nel farro apportano all’organismo amminoacidi essenziali come arginina, leucina, alanina e acido aspartico. Grazie alle proteine, alle vitamine del gruppo B, agli acidi grassi polinsaturi ed essenziali e al ferro che contiene, il farro svolge un’importante azione ricostituente e antianemica.
Il farro, inoltre, grazie all’apporto di fibre stimola le funzioni intestinali del bambino e permette all’organismo di assorbire più facilmente le sostanze nutritive. E’ anche un emolliente intestinale che può aiutare il bambino in caso di stitichezza. Il farro è anche un alimento antinvecchiamento: grazie al selenio e a numerose vitamine combatte i radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento delle cellule.
Per il farro, come per tutti gli altri alimenti, sarà il pediatra ad indicare quando sarà il momento di inserirli nella dieta del bambino. Generalmente, però, è possibile introdurre il farro a partire dai 10 mesi di età. Inizialmente, il pediatra consiglia di somministrare il farro al bambino sotto forma di semola ed aggiungerlo, in seguito, alle minestrine. Bisogna, invece, aspettare i 18 mesi per poter offrire al bambino anche la pasta di farro. Il farro è molto semplice da preparare e si cucina come il riso: basta farlo bollire in acqua e scolarlo a cottura ultimata. Il farro può essere abbinato ai legumi e agli altri vegetali (esclusi frutta e patate). Non va, preferibilmente, accostato agli alimenti di origine animale come uova, carne, formaggio e pesce.
Il farro, essendo un alimento molto digeribile e ricco di sostanze anallergiche, può essere considerato una valida alternativa al grano.