Uno dei momenti più complicati della crescita del bebè è lo svezzamento, non solo perché c’è il passaggio da un’alimentazione liquida a una solida, ma anche perché il bambino deve imparare a usare il famigerato cucchiaino. Le mamme che hanno dovuto somministrare al piccolo uno sciroppo (tipico è quello antireflusso) sanno bene quanto sia complicato per il neonato assumere il prodotto in questo modo.
L’approccio al cibo solido è per nulla facile e per questo motivo si consiglia un approccio graduale. Come si fa? I pediatri di solito consigliano di dare al bambino un po’ di frutta un paio di settimane prima di iniziare lo svezzamento. Non si deve sostituire un pasto, semmai solo proporre una merenda a base di un quarto di mela o di pera grattugiata. Esistono dei prodotti pronti, ma la frutta fresca è sempre la soluzione migliore.
In questo modo il bambino inizia ad avvicinarsi all’uso del cucchiaino, che deve essere visto come un alleato della pappa non un ostacolo. Fateglielo vivere un po’ come un gioco, anche se non deve il momento della pappa diventare ludico. È importante, inoltre, non usare il cucchiaino e quindi dare un pasto solido di notte o quando è molto affamato.
È buona norma, quindi, dare come pappa iniziale quella del pranzo. Quindi intorno al quinto mese (se alimentato con latte artificiale e al sesto se allattato al seno) sostituite un pasto, mantenendo gli altri 3 / 4 a base di latte. Così per circa 20 giorni, poi dovrete introdurre due pappe e 2 biberon.
Lo svezzamento non deve creare tensione: è un passaggio obbligato per ogni bambino ma non c’è fretta. L’approccio al cucchiaio e quindi a una deglutizione diversa da quella cui era abituato richiede calma. Se vedete che è restio, potete anche rimandare di qualche giorno o qualche settimana. È inutile, se non nocivo, precorrere i tempi.
Photo Credit | ThinkStock