Molte volte abbiamo avuto modo di discutere sull’importanza che i paesi scandinavi riservano all’educazione dei bambini e alla puericultura. Secondo un report condotto dall’Unicef nel 2007 “Un quadro comparativo sul benessere dei bambini nei paesi ricchi“, che ha stilato una classifica sulla ponderazione di vari indici, nelle prime 7 posizioni compaiono ben 4 paesi scandinavi, rispettivamente la Svezia al 2° posto, la Danimarca (culturalmente considerato scandinavo) al 3° posto, la Finlandia al 4° posto e la Norvegia al 7° posto.
E’ giusto allora dare atto che alcune teorie scandinave potrebbero sembrare insensate per non dire assurde relativamente alle nostre concezioni comuni, non escludendo un fondo di verità scientifico che adesso ignoriamo e che un futuro potrebbero essere largamente condivise.
E’ il caso dell’asilo Egalia nel distretto di Sodermalm a sud di Stoccolma, notoriamente conosciuto come l’asilo dei bambini senza sesso? solo il tempo e l’esperienza potrà dirci se questa nuova concezione porterà dei benefici alla nostra società. Ma di cosa si tratta esattamente?
L’asilo si prefigge di educare i bambini senza alcun condizionamento in base al sesso. Ovvero non c’è alcun tipo di distinzione tra maschi e femmine. Un concetto che avevamo già parlato riportandovi la vicenda di Storm, il bambino (o la bambina) canadese i cui genitori non hanno voluto rivelare il sesso per non permettere in alcun modo di condizionare la sua educazione.
Una delle insegnanti dell’asilo di Egalia ha dichiarato:
La società si aspetta che le bambine siano femminili, dolci e carine e che i bambini siano rudi, forti e impavidi. Egalia dà invece a tutti la meravigliosa opportunità di essere quel che vogliono
Ora c’è da chiedersi se all’atto pragmatico, un’intera umanità che si è evoluta intorno alla distinzione tra uomo e donna, possa permettere un’armonica integrazione di un piccolo gruppo educato sulla base di principi totalmente paritari. Oppure se questo piccolo asilo svedese possa essere il germoglio della società del futuro.
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