Molte donne, una volte divenute madri, rimproverano al proprio compagno di non aiutarle abbastanza con il bambino e vorrebbero che fosse più partecipe e attivo provvedendo anche lui alla preparazione del biberon, al cambio del pannolino e così via. Tuttavia, sembra che quando avviene il contrario, quando cioè il papà è sin troppo partecipe, le mamme non gradiscano affatto e vivano questa presenza come un ostacolo fra sè e il proprio figlio.
Il superpapà sarebbe quindi uno di quei sogni che una volta realizzatisi non piacciono più; a causa sua infatti la neomamma si sentirebbe in qualche modo spodestata dal proprio ruolo prioritario di accudimento del bambino e finirebbe, anche inconsciamente, per volerne al proprio compagno sfogando il proprio rancore verso di lui con litigi e rimproveri che turbano irrimediabilmente la pace familiare. Meglio invece un papà che sostiene la mamma e risponde alle sue richieste d’aiuto senza però volersi mai sostituire a lei e/o invaderne gli spazi.
Questo naturalmente non significa che papà sia meno importante della mamma ma semplicemente che il suo ruolo all’interno della coppia genitoriale è diverso e non coincide con la risposta ai bisogni del piccolo di essere nutrito, cambiato, lavato ecc. che è invece una priorità della madre. Personalmente ho sempre chiesto al mio compagno di sostituirmi in queste incombenze solo quando ero troppo stanca per farlo io o, naturalmente, quando ero assente; dal canto suo lui, anche se perfettamente in grado di occuparsi del piccolo in tutto e per tutto, si è adattato molto bene a questa situazione facendomi sempre sentire, fermi restando i suoi numerosi impegni di lavoro, sempre sostenuta e protetta nel mio ruolo di madre e credo proprio che mi sarei infastidita parecchio se me lo fossi trovata continuamente intorno a dire: “Lascia faccio io”.
Quindi papà sappiate che siete molto importanti e che noi abbiamo bisogno di voi, ma non è necessario che diventiate “mammi”. Non è un’ottima notizia?