Ci sono post che non vorresti mai scrivere, ma che non puoi fare a meno di scrivere. Argomenti che senti più grandi di te, che non sai da quale parte affrontare, come toccarli, perché ogni parola può essere inadeguata, o sbagliata, o indelicata: parlo ad esempio delle malattie dei bambini, quelle gravi, serie, quelle che non dovrebbero esistere e invece no, purtroppo ci sono.
Ed esiste tutto un mondo che la maggior parte di noi per sua fortuna non conosce, un mondo che una mamma ha deciso di raccontare nel suo blog: Il regno di Op – Storie incredibili dei bambini invincibili di Oncologia Pediatrica.
Op sta infatti per Oncologia Pediatrica, e l’autrice del blog, Paola Natalicchio, è la mamma di un bambino “intrappolato nel regno di Op”, perché all’età di due mesi gli è stato diagnosticato un cancro.
Leggere il blog di Paola è una lama nel cuore: con una scrittura delicata e al tempo stesso lucida e diretta, racconta storie di mamme e bambini che hanno visto la loro vita cambiare di colpo, senza una ragione al mondo; racconta di una sofferenza ingiusta, che non dovrebbe esistere per nessuno e men che meno per un bambino, e del coraggio che devi trovare per forza, da qualche parte; racconta una quotidianità a cui non si può far l’abitudine, divisa tra analisi, e attese, e cicli di chemio; di medici e infermieri con un’umanità straordinaria e piccoli momenti in cui si cerca di ritrovare un sorriso dimenticato chissà dove; e infine della speranza, sempre, ardente come fuoco, che “al termine di una lunga salita ci sia un bellissimo panorama”.
Il blog è relativamente giovane, ma già raccoglie tanti commenti commossi e riconoscenti, di mamme che si trovano purtroppo ad affrontare esperienze simili, ma anche di chi ha la fortuna di non aver mai conosciuto il regno di Op: perché Paola ci insegna, una volta di più, a riconoscere il valore immenso di quello che abbiamo, delle piccole cose che troppo spesso diamo per scontate, ma lo fa con grande sensibilità, senza mai dipingersi come una mamma speciale o migliore delle altre.
Il blog di Paola non ci fa sentire in colpa, ci fa sentire grate.
[Photo Credits: Il regno di Op]