Stop al bonus baby sitter e asilo nido

Spread the love

Stop al bonus baby sitter e asilo nido. O quasi. Chi ha chiesto e ottenuto il bonus baby sitter o asilo nido è tenuto a consumarlo entro la fine dell’anno perché altrimenti, in caso contrario, il bonus sarà revocato e alla mamma verrà riattribuito automaticamente il congedo parentale che aveva scambiato con la prestazione in denaro.

assegno, bonus asili nido, bonus mamma, fondo credito nuovi nati 2017,

La conferma arriva dal messaggio dell’Inps e in effetti la Manovra non ha prorogato la norma che consentiva alle mamme di cedere parte della propria maternità, la maternità ‘facoltativa’ pagata al 30% in cambio del bonus dal valore fino a 600 euro mensili, per un massimo di sei mesi da utilizzare per pagare la baby sitter o l’asilo nido.

Intanto il Ministro Luigi Di Maio smentisce la notizia. 

Smentisco questa notizia: il bonus baby-sitting con la legge di Bilancio è aumentato da 500 a 1.500 euro. 

Ma i chiarimenti dell’Inps sembrano altri. Ma che cosa devono fare esattamente le madri? L’Inps spiega che chi aveva presentato domanda entro il 31 dicembre 2018 dovrà consumare il bonus necessariamente entro il bonus entro la fine del 2019. 

Le madri beneficiarie potranno usufruire delle prestazioni lavorative per i servizi di baby-sitting entro il 31 dicembre 2019, con possibilità di dichiarare le stesse in procedura entro il 29 febbraio 2020 nell’apposita sezione del Libretto Famiglia. 

Spiega l’Inps confermando che in ogni caso anche le domande in attesa di approvazione dovranno rispettare le stesse scadenze attenendosi alla data del 31 dicembre 2019. 

Nel caso in cui non si riuscisse a consumare del tutto i mesi avanzati, questi verranno considerato oggetto di rinuncia con “ripristino dei corrispondenti mesi interi di congedo parentale” spiega l’Istituto. 

Scadenza più a breve per il contributo per gli asili nido.

Potrà essere fruito fino alla data del 31 luglio 2019, termine oltre il quale non saranno prese in considerazioni le richieste di pagamento inviate dagli asili nido per periodi di fruizione dei servizi per l’infanzia successivi a tale termine. 

Chiarisce l’Inps spiegando che gli eventuali mesi interi di beneficio non fruiti entro il termine previsto saranno considerati oggetto di rinuncia con “conseguente ripristino dei corrispondenti mesi di congedo parentale”.

 

BONUS BABY SITTER, STOP AL CONTRIBUTO

 

PHOTO CREDITS | THINKSTOCK

Lascia un commento