Quali sono i giochi preferiti della vostra bambina? Moltissime persone ragionano per stereotipi: ai maschietti Lego e macchinine, alle femminucce bambole. È intervenuta sul tema Elizabeth Truss, sottosegretario alla Scuola britannico, sostenendo che alle piccole non devono essere proposte solo oggetti da “donna” (nel senso più maschilista del termine). Si è appellata quindi ai produttori di giocattoli sostenendo che devono produrre oggetti per tutti, al fine che anche le bimbe possano sviluppare menti matematiche.
Dito puntato non solo contro i prodotti ma anche contro le pubblicità, spesso estremamente sessiste. Lo dimostra anche uno studio della Rey Juan Carlos University e della San Antonio de Murcia Catholic University che ha analizzato 595 pubblicità di giocattoli trasmesse in 3 anni, in cui è emerso che gli spot fanno enormi differenze di genere. Non è una novità, perché come sapete anche quelle per adulti ragionano sulla stessa base.
È un errore però che commettiamo anche nella vita quotidiana e negli ultimi anni ci sono stati davvero troppi esempi di cronaca pessimi: la donna deve essere prima di tutto bella e poi intelligente. La linea, i vestiti e lo sviluppo della propria sensualità non sono solo fattori che coinvolgono tutte le signore, ma veri e propri strumenti per affermarsi socialmente. Al bambino quindi si dice “come sei intelligente”, alla bambina “come sei bella”.
Le ragazze devono essere invogliate sempre di più a ricoprire ruoli, una volta, solo maschili. Quali? Studiando matematica, ingegneria e portando in questi campi la loro visione di donne. La Struss ha infatti dichiarato (come riporta il Corriere):
Ho due bambine e ho regalato loro sia i Lego tradizionali che i Lego Friends (i cosiddetti Lego al femminile). Si studia matematica, scienze, chimica e informatica anche per creare Linkedin o per sviluppare cosmetici o ancora per diventare esperti di marketing. L’importante è abolire la segregazione di genere e per farlo è necessario iniziare dai giochi.
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