I bambini trascorrono all’aria aperta molto meno tempo di quanto non accadesse una volta e, complice la crisi, sono sfumate per molti di loro anche le possibilità di fare un po’ di sport in palestra. Non per questo però bisogna rinunciare all’idea di far praticare loro della sana attività fisica. Per aiutare i genitori ad orientarsi su cosa davvero sia importante per mantenere i bambini attivi i pediatri italiani hanno elaborato uno strumento di facile e immediata consultazione. Vediamo di cosa si tratta dopo il salto.
E’ stata presentata qualche giorno fa a Milano, in occasione del convegno Milanopediatria, la prima piramide dell’attività fisica per i bambini, schema mutuato dalla ben nota e collaudata piramide alimentare che i pediatri hanno adattato alle necessità di movimento ed esercizio fisico dei più piccoli. La piramide è organizzata in quattro gradini: alla base, il primo gradino, troviamo le attività che i più piccoli dovrebbero praticare tutti i giorni, sono queste le attività più semplici che favoriscono uno stile di vita attivo e tengono i bambini lontani da tv e videogiochi: passaggiare, fare le scale a piedi, giocare all’aria aperta, dare una mano a mamma e papà nei lavori di casa.
Al gradino successivo, il secondo, troviamo invece le attività che andrebbero svolte da tre a cinque volte a settimana: andare in bicicletta, correre, nuotare, pattinare ma anche camminare a passo svelto. Sono tutte attività che aiutano il bambino a bruciare i grassi e lo aiutano a mantenere il peso forma. Nuoto e bicicletta, in particolare, sono consigliati ai bambini che sono già obesi o in sovrappeso. Al terzo gradino della piramide troviamo invece i classici sport da palestra o centro sportivo: arti marziali, pallavolo, danza, tennis, calcetto, pallavolo. Discipline sportive strutturate che i bambini possono dedicare due o tre giorni a settimana per 50 minuti ogni volta. Tra queste è preferibile scegliere attività che si svolgono in gruppo.
Infine, al quarto gradino troviamo il tempo dell’inattività, quello che i bambini dovrebbero passare davanti a tv e videogiochi: pochissimo raccomandano i pediatri italiani. Meno di un’ora a settimana.
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