Zona inadeguata per bambini e buzzurri. Recita così un cartello dei bagni Playa Punta Canna, celebre lido di Sottomarina (Chioggia), che ha deciso di riservare un pezzo di spiaggia solo agli amanti del fitness. Il gestore ha sottolineato che non c’è nessuna discriminazione, ma semplicemente è solo un modo per definire la clientela.
Quindi per capirci: bambini urlanti e dolci bebè, no. Donne in topless e palestrati, sì. I nostri figli non sono graditi e con loro neanche i buzzurri. Quello che fa sorridere di questa notizia, scovata stamattina sulle pagine del Corriere, non è tanto la scelta di definire un target. È giustissimo che ci siano anche luoghi vietati ai minori, com’è giusto che le persone che non hanno figli debbano sopportare quelli altrui. È accostare il termine bambini a buzzurri che reputo inopportuno. Gianni Scarpa (il gestore) ha dichiarato:
Ma non ce l’ho mica con i bambini; ho una figlia di 6 anni, che porto quasi sempre qui in spiaggia.
Ma chi sono i buzzurri?
Niente a che fare con l’abbigliamento o col portafoglio. Le classi sociali son morte e sepolte, ormai. I buzzurri invece sono quelli che danno fastidio a tutti, fan chiasso, si ubriacano. Ma qui io sono giudice, avvocato, e pubblico ministero: il caso lo risolvo io e stai tranquillo che non tornano più.
Avete capito care mamme? Comunque il cartello è nell’entrata del parcheggio da 4 anni ed è diventato argomento di discussione solo dopo una trasmissione di Radio2, durante cui Fabio Canino ha mosso qualche velata critica.
Non ci sarà alcun tipo di discriminazione, ma ricordate: ai bagni Playa Punta Canna si entra solo se si ha un fisico da urlo e non si hanno figli. Una volta lì non alzate la voce e non bevete. È necessario preservare l’ambiente soft, caratterizzato dalle note di musica chill-out.
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