L’asma nei bambini è un fenomeno sempre più diffuso, in molti casi collegato ad allergie molto forti. Per proteggere i piccoli si sta attenti a tutto: alla polvere, alle fibre naturali, all’alimentazione, al tipo di sport, ecc. Spesso però si sottovaluta quello che è il fattore di vita universale: l’importanza del sole. Può sembra una cosa forse banale, ma se la natura germoglia, è merito di quest’astro, che influenza anche le nostre vite.
Non è un caso che il dottor Alberto Arnedo-Pena, epidemiologo presso la Sanità Pubblica Centro di Castellón in Spagna sostenga che una scarsa esposizione alla luce del sole possa in qualche modo favorire l’asma nei nostri piccoli. Giocare all’aria aperta sta diventando per i bambini un lusso, soprattutto per quelli che nascono nelle grandi città.
Si sta in casa, magari davanti alla tv, si fa sport in palestra o sui campetti artificiali chiusi. Insomma, la possibilità di stare al sole è davvero minima e di solito coincide con quelle classiche due settimane di mare che si fanno in agosto. È vero che il sole può nuocere anche alla salute se preso in modo prolungato e senza protezione. È bene quindi cercare una via di mezzo.
Bisogna ricordarsi che la luce stimola la produzione di vitamina D e rinforza la salute delle nostre ossa. Nello studio dell’ Università di Murcia è stato verificato che i piccoli con l’asma presentavano una carenza di D. E, dato ancora più importante, il 90% della vitamina viene sintetizzata attraverso l’esposizione solare. Arnedo-Pena ha commentato in questo modo i risultati della ricerca:
Se abbiamo bisogno di più studi a tema è chiaro che un livello medio di esposizione al sole è importante per l’assimilazione della vitamina D, un composto che è estremamente importante nel prevenire malattie come l’asma, la tubercolosi e altre malattie infettive.
[Fonte: Asca]
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