Le ondate di calore sono cominciate, ma nel frattempo il Governo latita e i seggiolini anti-abbandono sono stati dimenticati.
La denuncia arriva dall’Associazione sostenitori Polstrada (Asaps), che ricorda come l’1 luglio sarebbe dovuto scattare l’obbligo di dotarsi di un “sistema di ritenuta salva-bebè per chiunque risieda in Italia e trasporti minori fino a 4 anni” anche sull’ondata dei drammatici incidenti dello scorso anno.
Eppure, tutto è slittato: le date di pubblicazione sul sito ‘Tris’ della Commissione Europea per una consultazione pubblica, “stabilito inizialmente al 22 aprile, è stato prolungato di altri tre mesi, al 22 luglio, in piena estate”. E anche volendo essere ottimisti e volendo ipotizzare un iter accelerato in vista dell’estate, Asaps ricorda che si arriverà senza ombra di dubbio ad autunno inoltrato, almeno a novembre per la pubblicazione definitiva in Gazzetta Ufficiale. Le sanzioni per chi non si fosse dotato dei nuovi seggiolini dovevano scattate a partire dal 1 luglio: i genitori dovevano essere obbligati a dotarsi dei nuovi seggiolini, pena le sanzioni previste dagli organi di polizia, ma così non sarà.
Ma se un genitore volesse in ogni caso tutelare il proprio bambino, potrà dotarsi di seggiolini già in commercio, dotati di sistemi di allarme, ma che in realtà potrebbero anche non essere più rispondenti alle caratteristiche del decreto del Ministero il cui testo definitivo deve ancora essere redatto.
Lo scorso anno erano anche stati stanziati dei fondi pubblici e la Legge di Bilancio 2019 approvata in via definitiva il 30 dicembre e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2018, aveva autorizzato lo stanziamento di un milione di euro per il 2019 e un altro milione per il 2020 proprio per l’incentivo dell’acquisto di sistemi di allarme per prevenire l’abbandono dei bambini nei veicoli. Ma al momento oltre a mancare il testo definito, manca anche la modalità di applicazione degli stessi incentivi.
SEGGIOLINI ANTIABBANDONO, OBBLIGATORI DAL 1 LUGLIO
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