È molto dura alzarsi la mattina, soprattutto per andare a scuola. I bambini sono così, passano i primi anni a farci fare delle notti in bianco interminabili, e poi arriva il momento in cui non vogliono più alzarsi. Secondo il pediatra di Milano Italo Farnetani, che appoggia l’appello dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) americani per tutelare il sonno dei giovanissimi, la scuola inizia troppo presto.
Qual è l’ora ideale? L’ideale sarebbero le 10. Come mai?
La mente dei ragazzini si “accende” dopo le 10, dunque sarebbe bene tenerne conto. Inoltre il sonno è importante per tutti, piccolini e adolescenti. L’ideale sarebbe iniziare alle 10, e se proprio non si può ritardare l’ingresso in classe, nelle prime ore bisognerebbe programmare attività come l’educazione motoria.
Gli esperti del Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) hanno esaminato 39.700 scuole pubbliche (medie e licei) americane: in media l’inizio delle lezioni è alle 8.03. Gli adolescenti che non dormono abbastanza finiscono per accumulare peso, non fare abbastanza attività fisica, soffrire di sintomi depressivi e adottare abitudini insidiose.
I ragazzi dovrebbero dormire mediamente 9 ore per notte, per migliorare la qualità di vita ma anche le performance scolastiche. Che cosa si può fare? Partendo dal presupposto che l’orario di inizio delle lezioni non si può spostare, gli esperti invitano a fissare orari regolari per andare a letto e svegliarsi al mattino, senza troppe alterazioni nei fine settimana. È sicuramente questo il modo migliore per farli dormire di più. Inoltre, si consiglia di ridurre la luce in cameretta di sera e di notte, anche quella dei dispositivi elettronici come pc, telefonini e tablet.
Ricordate poi di bandire i telefonini la sera e di toglierli dalla cameretta. Come si fa a capire se il bambino o il ragazzo ha dormito abbastanza? Basta osservare cosa fa il giorno dopo: dorme a sufficienza, se quando va a letto si addormenta subito e il giorno successivo non ha sonnolenza o mal di testa e non sbadiglia.
Photo Credits | Shutterstock / Maksim Shmeljov