Come promesso, ecco le indicazioni della Società Italiana di Pediatria – SIP, stilate nel documento La Scuola che vogliamo per il protocollo d’intesa con la Regione Abruzzo. Dopo il grave terremoto del 2009 a L’Aquila, l’amministrazione abruzzese è ancora alle prese con la ricostruzione delle strutture scolastiche, questa volta tendo conto delle norme antisismiche e della vivibilità.
Contesto urbano. Gli edifici scolastici devono essere raggiungibili con mezzi pubblici, in bicicletta o a piedi in condizioni di massima sicurezza, possibilmente senza attraversamenti di linee di traffico, tranviario e ferroviario. Le scuole non dovrebbero essere situate inoltre nelle adiacenze di arterie cittadine a grande scorrimento, ferrovie, aeroporti a traffico intenso.
Inquinamento. Necessaria una distanza di sicurezza da linee dell’alta e media tensione, cabine di trasformazione e sottostazioni elettriche o da industrie dalle quali possono provenire esalazioni nocive. Va anche misurata la concentrazione di radon, al fine di prevedere adeguate misure di minimizzazione in relazione ai livelli di intensità.
Aree Verdi. Ogni scuola, ma soprattutto quelle dell’infanzia, dovrebbe avere uno spazio esterno recintato ad uso esclusivo dei bambini. Gli spazi all’aperto devono costituire una grossa risorsa per l’insegnamento, l’osservazione, la creatività e la socializzazione del bambino, attraverso un vero e proprio “progetto verde” arricchito da piante autoctone, officinali e aromatiche. Da evitare invece alcune piante potenzialmente pericolose, come biancospino, oleandro, camelia.
Colori e Pareti. Se l’ambiente è spento nel colore e disadorno, grigio, determina sentimenti di indifferenza, estraneità e disagio. Un uso corretto dei colori favorisce benessere e armonia. Alle materne e alle elementari meglio usare salmone chiaro, giallo tenue e caldo, giallo arancione pallido e color pesca per ridurre nervosismo e ansia; beige, verde chiaro, verde pallido e verde-azzurro alle medie e superiori per aumentare la concentrazione. La parete dietro la cattedra deve essere di un colore diverso dalle altre per attirare lo sguardo sul docente.
Ampiezza degli spazi. Mentre divampa la polemica sulle cosiddette “classi pollaio” il documento suggerisce gli spazi adeguati per le necessità dei bambini: l’ampiezza minima per alunno (che comprende tutti gli spazi a sua disposizione nella scuola) è di 25 mq per la scuola materna, compresa tra 18,33 e 22,71 per la scuola elementare, tra 27 e 21 per la media. Per le dimensioni delle aule viene suggerito il parametro di 1,80 mq per alunno. A
Architettura e arredo. a lunghi corridoi con tutte le classi affacciate su un lato, meglio spazi interconnessi. No a sedie e banchi riciclati o spaiati, perché altezze e grandezze scoordinate provocano scoliosi e disattenzione. Sì invece a materiali ecocompatibili. Gli spazi per l’insegnamento specializzato (laboratori musicali, linguistici ecc) devono essere previsti a parte e organizzati per accogliere le attrezzature e gli arredi necessari per ogni attività.
Eco-scuola. In ogni classe devono essere presenti contenitori per la raccolta differenziata per educare i cittadini di domani. All’interno della scuola deve essere promosso il risparmio idrico, mediante monitoraggio dei consumi e strumenti come miscelatori e interruttori automatici. Per ridurre l’impatto dei rumori servono pareti e pavimenti in materiali fonoassorbenti, alle finestre doppi vetri. Vanno sempre valutate le possibilità di utilizzo di energia alternativa.
Temperatura. Devono essere adottate soluzioni e impianti di riscaldamento/condizionamento che consentano di mantenere la temperatura tra i 18-20 gradi in inverno con umidità del 30-50% e 20-22 gradi in estate, con umidità del 30-60%, evitando fenomeni di condensa e muffa.
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