Uno spunto per riflettere alla vigilia delle apertura delle scuole. Una percentuale considerevole degli adolescenti di tutto il mondo non utilizza mai o addirittura non sa utilizzare la scrittura in corsivo. C’è da chiedersi se tratta di una normale evoluzione della comunicazione umana oppure di una regressione? Oppure, come sostengono taluni, di un potenziale pericolo per lo sviluppo neuromotorio dei bambini?
Quello che è sicuro è che il fenomeno è sempre più evidente: Jimmy Bryant, docente alla Central Arkansas University, racconta che quando chiede in aula di alzare la mano a chi scrive abitualmente in corsivo, nessuno studente, ormai da anni, risponde in modo affermativo.
La colpa sarebbe del minor tempo dedicato dai docenti delle scuole primarie a insegnare la scrittura in corsivo. quest’è almeno negli Usa. La direttrice della Van Schaick Elementary School di Cohoes Jacqueline De Chiaro commenta:
Stiamo sempre a ripeterci che prepariamo i nostri bambini al 21esimo secolo, ma siamo sicuri che la scrittura in corsivo sia una cosa da 21esimo secolo?
Ma i pareri sono discordanti come quelli della pediatra Sandy Schefkind:
Imparare il corsivo aiuta i bambini a perfezionare i loro skill motori. La chiave è la destrezza, la fluidità, la capacità di dosare la pressione della penna sul foglio.
E non poteva mancare il parere di una grafologa, di mestiere ultimo baluardo della scrittura corsiva. Tucson Heidi H. Harralson ha commentato:
Mi capita sempre più spesso di analizzare scritture in corsivo inconsistenti e poco comprensibili. Per fare un esempio, tutti firmiamo in corsivo: ebbene, le firme tendono a essere sempre più spesso astratte, semplicistiche, illeggibili. La grafia corsiva è un linguaggio dell’anima, diversifica, rende unici. Ed è invece proprio di questo che i giovani sembrano avere paura, preferendo nascondersi dietro l’omologazione dello stampatello
Richard S. Christen dell’University of Portland:
Ok, il corsivo verrà sostituito presto del tutto dallo stampatello o direttamente dalla scrittura artificiale: sarà pure il progresso, ma non è anche la fine di un’arte?. Questi ragazzi in questo modo stanno perdendo l’opportunità di creare bellezza ogni giorno, ma è difficile far loro capire quanto profonda è questa perdita.