La scrittura a specchio è un fenomeno che si manifesta in età scolare, tra i cinque ed i sette anni: è assolutamente comune tra i bambini, anche se questo tipo di scrittura può sottendere un disturbo più grave. Gli errori della scrittura, possono interessare l’ambito fonemico, ortografico, o anche la direzionalità della scrittura stessa, come nel caso dello scrivere a specchio. Alcuni errori, possono essere indicativi di un disturbo come la disgrafia, o la disortografia, altri invece, sono fenomeni transitori, che scompaiono in modo spontaneo con il passare del tempo.
La scrittura a specchio, non è necessariamente il riflesso di un disturbo inerente alla scrittura stessa, al contrario, nella maggior parte dei casi, la scrittura a specchio, è la conseguenza di una falsa simmetria. Alcuni studi di ricerca, hanno confermato questa tesi, secondo la quale, la memorizzazione delle lettere, viene registrata dall’emisfero destro; nel bambino, in alcuni casi, la dominanza emisferica, può essere invertita: accade dunque, che nello scrivere, venga richiamata la memoria errata. Con il passare del tempo, il bambino, imparerà ad utilizzare la memoria giusta e di conseguenza, riuscirà a scrivere in modo corretto, da sinistra verso destra.
Agli inizi del secolo scorso dunque, si tendeva ad associare la scrittura a specchio ad un disturbo di tipo cognitivo; successivamente, grazie ad una serie di studi, la scrittura a specchio è stata associata invece alla lateralità manuale, ovvero ai mancini che scrivono con la mano sinistra.
Nella scrittura i grafemi sono tutti rivolti verso destra, quindi, lo scrivere a specchio, spesso è la testimonianza di un’erronea memorizzazione dei grafemi stessi, che possono essere confusi, esattamente come i numeri. Dunque, tutte le tesi, rimandano ad un disturbo transitorio, che tende a scomparire entro un range di tempo preciso.
Se la problematica persiste oltre gli otto anni di età, è possibile che alla scrittura a specchio, sottendano altre problematiche. I bambini DSA, manifestano disturbi quali dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, disturbi questi, che possono presentarsi singolarmente o in comorbilità. Un bambino dislessico, con disturbo del linguaggio, manifesterà difficoltà nella letto-scrittura, invertendo fonemi e grafemi. La scrittura a specchio, in questo caso, potrebbe essere la conseguenza di un disturbo più importante e non un fenomeno transitorio.
I fonemi e i grafemi che vengono maggiormente confusi, sono quelli che hanno suoni simili, come la “F e la V” la “P e la B” la “M e la N” e i suoni difficili come “Gn e Ni”, “Gli e Li”. Anche i numeri possono essere invertiti fra loro, “6 e 9”, ad esempio, o i numeri a due cifre “23 e 32”, o possono oltre ad essere invertiti tra loro, essere scritti a specchio e quindi al contrario.