Sclerosi multipla, la gravidanza agisce come fattore protettivo

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Abbiamo parlato in diverse occasioni di sclerosi multipla e gravidanza e conosciamo le difficoltà che le donne che affette da questa malattia possono incontrare nel tentativo di coronare il sogno di diventare madri. Oggi torniamo sul tema perchè uno studio australiano, condotto presso il Murdoch Children Research Institute di Melborune e coordinato dalla dottoressa Anne Louise Ponsoby, ha associato proprio la gravidanza a un dimezzamento del rischio di insorgenza della sclerosi multipla.

Rischio che risulta ancora più basso per le donne che hanno avuto più di un bambino. Ma c’è di più: anche le donne che ne sono già affette possono vedere abbassato il tasso di recidiva una volta diventate madri. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Neurology, ha visto coinvolto un campione di oltre 300 persone di età compresa fra 18 e 59 anni.

Tutti mostravano i sintomi tipici della sclerosi multipla ma in nessuno di essi la malattia si era ancora conclamata. I dati provenienti da questo gruppo sono stati confrontati con quelli di oltre 542 persone che non mostravano i segni della malattia. Così i ricercatori australiani hanno potuto osservare quanto vi abbiamo già detto e cioè che il rischio di insorgenza della sclerosi multipla diminuiva in proporzione al numero di gravidanze.

Attualmente gli studiosi non sono in grado di spiegare il motivo di tale correlazione ma ipotizzano possa essere fatto risalire all’azione degli ormoni; forse gli estrogeni, che aumentano in gravidanza, inibiscono l’infiammazione legata alla malattia. Se così fosse si aprirebbe un nuovo ventaglio di speranza per le donne affette da sclerosi multipla e le ricerca potrebbe muoversi verso l’elaborazione di una cura ormonale.

Di sclerosi multipla e gravidanza si parlerà il prossimo 5 aprile a Milano nel corso di un incontro stampa dal titolo: Sclerosi multipla e donne. l’appuntamento è per le 10.30 al Circolo della Stampa di Corso Venezia (numero 48).

[Fonte]

Photo credit | Thinkstock

 

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