Le scelte alimentari dei figli sono spesso dettate dalle abitudini casalinghe e di chi si occupa di cucinare. Come sono le mamme italiane quando si parla di dieta in famiglia? Attente e scrupolose, con il pallino del controllo, ma anche insicure (4 su 10 in ansia). Questo il quadro generale realizzato da una ricerca Doxa/Unaitalia.
Che cosa preoccupa delle abitudini alimentari? Sicuramente la questione frutta e verdura, che scarseggia nel 55% dei menù e il pollo invece è una costante. Piace alle mamme perché è una carne magra e al contempo nutriente (60%), oltre a riscontrare il parere positivo di tutti (59%), e piace (molto) ai bambini, che in un’ipotetica top 5 lo pongono al quarto posto dopo la prevedibile triade pasta-pizza-dolci, e, a sorpresa, prima dei formaggi.
Le mamme risultano essere attente e pignole, ma si scoprono anche ansiose e insicure: 4 su 10, circa due milioni di loro, ammette di avere dubbi su cosa far mangiare ai propri figli, non sa a chi chiedere consiglio, si sente in colpa se non è presente ed è molto preoccupata per il rischio, sempre possibile, che i propri figli prendano cattive abitudini alimentari.
Sono quindi promosse o bocciate? Si autopromuovono: 8 su 10 giudicano il proprio livello di informazione da buono (65%) a ottimo (17%). Il 18% si dà la sufficienza e ammette di informarsi ma con tanti dubbi da chiarire, solo l’1% non si ritiene abbastanza informata. Gli errori principali vengono commessi sui secondi piatti: 1 su 2 sovrastima la quantità di formaggi da proporre nel menù (3-4 volte a settimana) e 3 su 10 considerano i legumi un contorno da abbinare ad un secondo proteico.
La carne, invece, compare in tavola in media 3 volte a settimana. Il 44% delle mamme vorrebbe consigli da un esperto proprio sul ruolo della carne nell’alimentazione di un bambino o un adolescente. La pasta o il riso vengono invece messi nel piatto tutti i giorni.
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