Il Natale è ormai passato e sono certa che nelle vostre case, nonostante le migliori intenzioni anti-consumistiche, sono transitati anche parecchi giocattoli. Se non avete ancora buttato via le scatole e gli scatoloni che li contenevano, oggi vi suggerisco un’idea divertente per riciclarli in maniera creativa assieme ai vostri bambini.
Lo spunto mi arriva da un bellissimo libro che si chiama “Giocando Creo… riutilizzando scatole e scatoloni” (edizioni La Coccinella), e l’autrice del blog Mestiere di Mamma lo ha messo in pratica con le sue due bambine; sue sono infatti le foto del tutorial che segue.
Per la preparazione del gioco, fatevi aiutare dai vostri figli: in questo modo, la fase di realizzazione sarà per loro altrettanto divertente del gioco stesso, e inoltre si prova molta più soddisfazione a giocare con qualcosa che abbiamo costruito con le nostre mani!
Il procedimento è molto semplice: prendete uno scatolone, rivestitelo con la carta del colore che preferite e poi create una sorta di pattina sul lato più grande. Da una parte delle pattina, disegnate un buffo pupazzo che sorride, mentre dall’altra parte disegnerete lo stesso personaggio ma con l’espressione triste. Utilizzate pennarelli, tempere, acquerelli, a seconda del gusto vostro e dei vostri bambini.
Ritagliate tre (o più!) piccoli bersagli di forma circolare e colorateli o dipingeteli con motivi a vostra scelta. I bersagli, sostenuti da altrettante mollette, terranno su la pattina con il disegno del faccione allegro; quando vengono colpiti tutti, la pattina cade rivelando il pupazzo triste.
In un post di qualche settimana fa, vi citavo la dott.ssa Golinkoff, Professoressa di Psicologia all’Università del Delaware, che sostiene che di solito i bambini “sono affascinati dalla scatola più che dal giocattolo, perché una scatola offre un milione di possibilità mentre il giocattolo ne ha una sola”. Il bersaglio realizzato con gli scatoloni è per l’appunto una di queste possibilità, e sono sicura che i vostri bambini l’apprezzeranno moltissimo.
Photo Credits: Thinkstock
