Comprendere lo stato emozionale del proprio figlio è fondamentale per essere tempestivi nel soddisfare i suoi più impellenti bisogni, specialmente se è neonato e non può parlare.
Non sempre ciò è semplice, il sorriso però sembra essere un’ottima guida, oltre che uno stupefacente naturale per la mamma.
Anche se nei primi giorni di vita, il sorriso dei bambini è generico e non propriamente consapevole, in ogni caso esso testimonia qualcosa, in relazione all’età del bambino stesso, qualcosa che i genitori dovrebbero imparare ad interpretare.
Secondo il professor Enrico Alleva, direttore del Dipartimento di Neuroscienze Comportamentali dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha tenuto una Lectio magistralis nell’ambito del meeting organizzato dall’Accademia il Chirone su ciò che riguarda la salute del cavo orale:
oggi tutti pensano di capire il sorriso di un bambino ma in realta’ non e’ cosi; una volta, nelle famiglie contadine, molto piu’ unite di quelle attuali, le tradizioni di allevamento dei figli si tramandavano di generazione in generazione, c’era una sorta di cultura famigliare in questo senso, mentre oggi le madri o le coppie che abitano le metropoli vivono piu’ isolati e dunque con meno riferimenti culturali.
Ma in cosa si traduce questa minore conoscenza?
Alleva è chiaro: in una eccessiva medicalizzazione. Se non si conosce il percorso emotivo e cognitivo del bambino, si sarà più propensi a portarlo dal medico ogni volta che non si comprende una sua reazione.
La soluzione secondo l’etologo (studioso del comportamento di animali e umani) è quello di consigliare ai genitori la lettura di libri scritti da pediatri e neonatologi, in modo da colmare la mancanza di una tradizione familiare in parte andata perduta.
Qualche esempio?
Il Ministero della Salute ha fornito il patrocinio per la pubblicazione di un manuale intitolato Quando nasce un bambino, dove diversi esperti del settore specificano nozioni fondamentali: come preparare un ambiente domestico per il bambino, come comprendere il suo stato psicofisico, come prevenire incidenti e problematiche pratiche, etc.