Estate uguale zanzare, soprattutto per i bambini, che spesso sono martoriati da punture in tutto il corpo. In linea di massima attaccano durante la notte e al tramonto e le zone maggiormente colpite sono gli arti, il capo e il viso.
Come per ogni insetto, anche la puntura di zanzara può creare delle reazioni allergiche (generalmente non preoccupanti). In linea di massima compare sulla pelle una sorta di pomfo pruriginoso, che può scomparire nel giro di 20 minuti come durare anche diversi giorni. Ci sono casi gravi in cui può trasformarsi una sorta di vescicola con secrezione sierosa. Per evitare questo classico incidente estivo, SITIP, Società Italiana Infettivologia Pediatrica, ha elaborato una serie di consigli.
Come prevenire l’incubo zanzara? In linea di massima è importante evitare i ristagni d’acqua, dove tendono a depositarsi le uova. Non pensiate che sia necessario vivere accanto a un fiume o un canale, bastano i sottovasi o gli innaffiatoi pieni d’acqua, per favorire la comparsa di questi fastidiosi insetti. Le zanzariere, inoltre, sono da sempre lo strumento più efficace: mettetele alla finestra, ma anche sui lettini dei bambini.
Siete soliti usare dei repellenti? Benissimo, in questo caso ricordate di metterli solo nelle zone scoperte dai vestiti. Non vanno usati, inoltre, sulla pelle irritata, tagli o abrasioni. Poi non applicateli direttamente sul volto con lo spray, ma usate le mani (che devono essere ben lavate subito dopo). Inoltre, non tenete queste sostanze a lungo sul corpo: lavatevi e fate la doccia ai vostri piccoli una volta a casa. Questi prodotti non vanno utilizzati sui bambini con meno di tre anni e se proprio non potete farne a meno acquistate quelli con quantitativi di DEET non superiori al 10%. Promossi, invece, i prodotti naturali a base di citronella e geranio.
Come si curano i pomfi? Sono molte le persone che utilizzano l’ammoniaca o il limone: la prima può scottare la pelle, soprattutto quella delicata dei bambini, mentre il limone rende fotosensibili al sole. Gli esperti della SITIP sostengono che la terapia preveda ghiaccio, contro il gonfiore, e magari una pomatina o un gel con Cloruro d’alluminio al 5%. Cercate poi di spiegare al bambino di non grattarsi, per evitare di infettare la ferita. Per proteggersi, infine, dalla zanzara tigre, le raccomandazioni sono le stesse.
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