Troppo sale nella dieta dei bebè

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Non è la prima volta che parliamo della dieta del bambino e di quanto non sia adeguata nella maggior parte dei casi alle sue reali necessità. Purtroppo secondo molti esperti, c’è un basso apporto di frutta e verdura, mentre si abbonda in calorie e grassi. Ora, dalla Gran Bretagna arriva un nuovo allarme: è esagerato anche il contenuto di sale.

In tutto il mondo occidentale, la battaglia contro il sale è nota, soprattutto per evitare le conseguenze cardiache e circolatorie gravi negli adulti. I ricercatori dell’Università di Bristol hanno scoperto che il 70% dei bimbi con meno di otto mesi assume una quantità di cloruro di sodio superiore al livello massimo consigliato.  Ovviamente vi starete chiedendo come sia possibile? È la prima domanda che mi sono fatta anch’io e la risposta è semplice.

Sono pochi i genitori che cucinano personalmente. La maggioranza utilizza cibi pronti e preconfezionati (questo soprattutto all’estero) o congelati monoporzioni da mettere 20 minuti in forno. Tutti questi prodotti purtroppo contengono calorie in eccesso e soprattutto molto sale. Un altro cibo mangiato in quantità esagerate è il pane.

In questo caso si parla di una dose tripla rispetto a quella consigliata. Inoltre, si consumano troppi sughi ed estratti di lievito.  In tutte queste pietanze è contenuto sale, che tra i tanti problemi che causa, tende a danneggiare lo sviluppo dei reni nei bambini. Lo svezzamento inizia normalmente tra il quarto e il sesto mese: gli esperti inglesi hanno verificato che all’ottavo mese nella dieta dei piccoli sono presenti circa 400 mg al giorno per 12 mesi, ovvero il doppio rispetto a quanto consigliato.

Vi passo un ultimo dato, solo per capire quanto sia facile sforare certe raccomandazioni alimentari senza rendersene conto. Nel latte vaccino sono contenuti circa 55 mg di sodio ogni 100 grammi, mentre in quello materno 15 mg per 100g o artificiale di 15-30 mg per 100 ml.

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