Spesso al centro di opinioi discordanti sembrerebbe che il sonnellino pomeridiano dei bambini non solo sia utile ma anche necessario. Ciò è stato ribadito alla vigilia della Giornata mondiale del sonno da parte del neurologo Luigi Ferini Strambi, presidente dell’Associazione mondiale di medicina del sonno nonchè direttore del Centro di medicina del sonno dell’Irccs San Raffaele Turro di Milano. A quanto affermato, la riduzione delle ore di sonno avrebbe un risvolto negativo sulle funzioni cognitive e sulla memorizzazione e concentrazione, oltre che su alcune sfere dell’umore.
Un invito va dunque agli asili ai quali viene consigliato di non dismettere la pratica del riposino pomeridiano dei bimbi i quali, in una buona percentuale, presentano secondo numerosi studi a riguardo, dei disturbi del sonno dovuti, a quanto pare, al cambiamento evidente delle attuali abitudini sociali: basti pensare all’uso sempre più invadente di pc, tablet, videogiochi e tv, anche prima di andare a letto che non comporta sicuramente le condizioni favorevoli ad un buon riposo notturno.
Tra le preoccupazioni del dottor Ferini Strambi c’è proprio la perdita dell’abitudine, in numerose scuole materne, del sonnellino post pranzo. Il sonno, è assodato, rappresenta una fase necessaria e fondamentale per il recupero delle energie fisiche e mentali dei bambini, così come degli adulti. Il fatto di non riuscire a recuperarle attraverso un riposo adeguato e sufficiente può comportare delle conseguenze spiacevoli sul rendimento tra i banchi di scuola nonchè sul quoziente intellettivo.
La Giornata mondiale del sonno, celebrata il 18 marzo scorso, ha rappresentato una buona occasione per riflettere su uno degli aspetti della nostra vita spesso sacrificato perchè prevaricato da nuove e nocive abitudini legate alle attuali condizioni della società. Non dimentichiamo di riservargli la giusta importanza per il benessere psicofisico degli adulti ma soprattutto dei bambini.
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