Si chiama ringiovanimento ovarico e sembra essere la nuova metodologia alla porta delle donne per poter sopperire alla carenza di riserva ovarica per via dell’età, per la menopausa precoce o per altre ragioni. Ma che cos’è esattamente il ringiovanimento ovarico? Si tratta di un intervento di riattivazione della riserva ovarica della donna: ogni donna è infatti dotata di una precisa riserva ovarica, il patrimonio di follicoli di cui dispone fin dalla nascita e che diminuiscono nel corso della sua fertile dalla prima mestruale fino alla menopausa.
La tecnica del ringiovanimento ovarico in realtà è alquanto complessa e consiste nella riattivazione di follicoli presenti nelle ovaie attraverso un processo che utilizza le cellule staminali favorendone la maturazione e quindi consentendo l’inizio di un’ipotetica gravidanza.
Al momento la tecnica del ringiovanimento ovarico è ancora in fase del tutto sperimentale come viene confermato dal professor Giovanni Scambia, direttore dell’Area salute donna del Policlinico Gemelli di Roma e presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia, ma è anche vero che potrebbe essere una chance in più soprattutto per le donne che si sono ritrovate a che fare con la menopausa precoce che può sopravvenire prima dei 40 anni.
La menopausa precoce può essere causata e determinata da diversi fattori che vanno dalla classica predisposizione genetica allo stile di vita scorretto fra fumo, alcol o dieta sbagliata, ma anche motivi di salute, come interventi di carattere chirurgico o cicli di radioterapia o chemioterapia. In ogni caso, le ovaie cominciano a perdere la lo piena funzionalità già 10 anni prima della menopausa.
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