Gloria è una mamma come tante: ha rincorso da sempre il sogno di avere un bambino e finalmente, circa 6 mesi fa, ha potuto stringere per la prima volta tra le sue braccia la sua piccola Alessandra. Gloria è anche una donna speciale con una storia particolare: ha 28 anni ed è tetraplegica dalla nascita. Ecco quindi che la sua gravidanza assume sfumature diverse, molto più intense, e la sua maternità non è solo un sogno che si realizza, ma anche un simbolo di speranza.
Nella società sono radicati dei pregiudizi talmente gravi a volte da indurre le persone a rinunciare ai propri diritti, come quello di essere madre. Avere un handicap grave è sicuramente un ostacolo alla maternità, ma non deve causare a priori una rinuncia, magari per la paura di non riuscirci o, peggio, per la mancanza di personale qualificato in grado di assistere tutte le fasi della gestazione.
Gloria ha avuto la fortuna, ma anche il coraggio, di farsi assistere dall’équipe del Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna e della Vita Nascente del Policlinico Abano Terme. Sono poche le donne tetraplegiche, nel mondo, che sono riuscite a portare a termine una gravidanza, ma Gloria grazie ai suoi dottori ha affrontato serenamente (e senza complicanze) i nove mesi e il parto cesareo. Ma c’è di più. È stata anche in grado di allattare per ben 40 giorni. Poi è passata al latte artificiale e Alessandra – come racconta la sua mamma orgogliosa in un’intervista– sta crescendo come un asparago.
Accanto a lei, oltre ai dottori, ci sono sempre state tre persone importanti: suo marito e suoi genitori, che ora la stanno aiutando nella crescita della bambina. E per il futuro? Ovviamente non far diventare grande Alessandra da sola. Tra sei mesi, quando la bimba avrà un anno e sarà finito il tempo di stop per riprendersi fisicamente dal cesareo, desidera mettere in cantiere un secondo bimbo.
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